La concorrenza รจ una strategia di politica economica che spinge le imprese allโefficienza nellโuso del capitale; indirizza le risorse verso quelle piรน produttive; attiva innovazione, spingendo le imprese a ripensare di continuo i propri prodotti e processi, migliorando la qualitร della vita e il lavoro delle persone.
Dal punto di vista del metodo, Confindustria apprezza il ricorso alla legge annuale, in quanto lโutilizzo della decretazione dโurgenza non consente unโistruttoria adeguata delle scelte operate e induce la rincorsa a continui โritocchiโ. Confindustria รจ pertanto favorevole allo strumento e, soprattutto, alla sua approvazione con cadenza annuale, che permetterebbe di strutturare progressivamente gli interventi a favore del mercato.
Quanto ai contenuti, il provvedimento prevede diversi interventi settoriali, oltre a un rafforzamento del ruolo e delle prerogative dellโAutoritร garante della concorrenza e del mercato (AGCM).
Sebbene gli interventi siano in larga parte condivisibili, non mancano, secondo Confindustria, criticitร e lacune, che andrebbero affrontate soprattutto per:
- garantire unโeffettiva paritร di trattamento tra operatori pubblici e privati in alcuni ambiti, come quello sanitario;
- prestare maggiore attenzione agli investimenti delle imprese, rivedendo alcune modalitร di calcolo degli indennizzi per i gestori uscenti, come nel caso della distribuzione del gas naturale, nonchรฉ garantendo lโeffettiva tutela degli investimenti in innovazione, come nel caso dei farmaci equivalenti.
Confindustriaย ha anche evideniato la necessitร che gli interventi guardino realmente al futuro assetto dei mercato, definito anzitutto dalle politiche europee per la transizione green, per far sรฌ che le politiche pro-concorrenziali tengano conto dei relativi processi di trasformazione in atto.
Infine – e in chiave propositiva – il perimetro del disegno di legge potrebbe essere esteso a ulteriori ambiti, come quello dei servizi professionali, aprendo una riflessione sullโequo compenso al fine di circoscriverne lโapplicazione solo in presenza di un palese squilibrio nei rapporti negoziali tra le parti; e dellโinnovazione, favorendo in modo strutturato e sistematico gliappalti pubblici di innovazione, che avrebbero ricadute positive in termini di qualitร ed efficacia dei servizi resi dalla PA, oltre che di sviluppo delle imprese.
I principali capitoli
Il sistema delle concessioni. Confindustria ha piรน volte evidenziato la necessitร di una normativa organica in tema di concessioni, che garantisca procedure competitive trasparenti e preveda una durata della concessione coerente con lโinvestimento realizzato dallโimpresa, valutando una quota di uscita nel caso di avvicendamento dei concessionari.
Tali principi sono ben recepiti nelle misure riguardanti laย concessione delle aree demaniali portuali,ย tranne che per alcune eccezioni previste al divieto di cumulo di concessioni, in un unico soggetto, per la stessa attivitร e nello stesso porto.
In materia diย concessioni di distribuzione del gas naturale, andrebbe eliminato il potere sanzionatorio degli Enti locali nei confronti del gestore uscente, qualora non fornisca tutte le informazioni necessarie per predisporre il bando di gara entro un certo termine. In secondo luogo, andrebbero introdotte misure di incentivazione e penalizzazione volte a responsabilizzare gli Enti locali nello svolgimento dei propri compiti in relazione alle procedure di gara. Infine, per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale a favore dei gestori uscenti, andrebbero riviste le modalitร di semplificazione del procedimento di analisi degli scostamenti VIR-RAB.
Interventi settoriali. In materia diย servizi pubblici locali, condivisibili le finalitร di fondo del DDL di apertura dei mercati e di contrasto allโeccessivo ricorso allโaffidamentoย in house. Al contempo, Confindustria sottolinea lโesigenza di procedere a una riforma organica, omogenea, certa nei tempi, concretamente attuabile e con una fase transitoria coerente con i problemi economico-finanziari della pandemia ancora da assorbire e con le opportunitร del PNRR.
In particolare, nelย trasporto pubblico localeย si profilano misure che potrebbero produrre una segmentazione regolatoria del mercato, tra affidamenti in corso e prevalentementeย in houseย che dureranno anche oltre il 2030, sui quali potrร agire la riforma dei servizi pubblici locali; e quelli da affidare con gara giร questโanno, per i quali si prevede lโobbligo di svolgere una gara, con penalitร in caso di inadempimento. In tal senso, sarebbe auspicabile che lโintervento in tema di affidamento dei servizi di TPL fosse inserito nel contesto di una revisione complessiva del quadro regolatorio di settore, secondo quanto suggerito nel documento finale della Commissione ministeriale di studio incaricata del tema.
Rispetto alle misure in tema diย gestione dei rifiuti, apprezzabili le misure contenute nel DDL finalizzate a rafforzare lโefficienza e il dinamismo concorrenziale nel settore.
Confindustria ha invece espresso contrarietร per lโabrogazione della norma che subordina la classificazione deiย medicinali equivalentiย come farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale alla scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare sui c.d. originatori. Infatti, insieme allโattuale possibilitร per i farmaci equivalenti di ottenere lโautorizzazione allโimmissione in commercio durante la vigenza della tutela brevettuale dellโoriginatore, ciรฒ rischia di favorire condotte di contraffazione, attraverso lโimmissione in commercio del generico prima della scadenza del brevetto, con la conseguenza di aumentare i contenziosi, a danno del titolare del brevetto su cui incombe lโonere della prova.
Gli interventi sui procedimenti amministrativi. Particolarmente apprezzabili, poi, le due deleghe in tema diย revisione dei procedimenti amministrativiย in funzione pro-concorrenziale.
La prima prevede la ricognizione e la semplificazione dei regimi amministrativi. Se realizzata in tempi ragionevoli, e previa consultazione degli operatori, si tratterร di una meritoria attivitร di eliminazione di vincoli ingiustificati sulle attivitร economiche e di modernizzazione del modus operandi della PA. La seconda ha obiettivo di semplificare e rendere piรน coordinati i controlli sulle attivitร economiche. Condividiamo, tra gli altri, il criterio che prevede di valorizzare i comportamenti virtuosi delle imprese, anche attraverso strumenti premiali.