A causa del forte aumento del metano, che è uno degli ingredienti utilizzati nella produzione di AdBlue, il prezzo di questo fondamentale additivo che serve per far funzionare i moderni motori diesel dei camion è letteralmente esploso.
Al punto che la catena produttiva di AdBlue si è fermata, innescando fenomeni di speculazione destinati a provocare una carenza generalizzata di prodotto.
L’AdBlue, come è noto, è un importante additivo che serve per abbattere le emissioni dei moderni motori diesel (da Euro V in su).
Lo si ottiene a partire dal metano (più precisamente dall’ammoniaca, che si ricava appunto dal metano), che guarda caso proprio in questo periodo sta subendo uno dei rincari più alti mai registrati in termini di prezzo alla pompa.
Di conseguenza – è facile intuirlo – l’aumento dei costi del metano non può che aver portato anche ad un aumento del costo dell’AdBlue.
Il fenomeno riguarda 1,5 milioni di veicoli immatricolati e adibiti al trasporto delle merci, di cui oltre 300 mila aventi portata superiore a 35 quintali.
Ai tempi in cui la rottamazione, la mobilità sostenibile e la transizione ecologica ha letteralmente invaso le agende politiche ed il dibattito pubblico ci ritroveremo tra 10 giorni con milioni di veicoli di nuova generazione fermi al piazzale e mezzi con classificazione ambientale da 0 a 4 sulle strade pronti ad incrementare l’anidride carbonica e le emissioni inquinanti.
Inoltre i mezzi a Metano subiscono un aumento stratosferico del costo del combustibile arrivato a oltre 2 euro/litro, carburante che ha sfiorato in alcuni territori 1,7 – 2 euro/litro ed ADBlue praticamente sparito dal mercato.
Dove sono il MIMS e il Ministero della Transizione Ecologica? Perchè non si è proceduto ad un intervento tempestivo? Chi garantirà la filiera logistica e la consegna delle merci tra una decina di giorni?
Attendiamo risposte