“Oggi non nasce ‘una’ compagnia aerea italiana, oggi nasce ‘la’ compagnia aerea italiana”. Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita – Italia trasporto aereo, lo dice nell’evento online di presentazione della compagnia, ITA.Bornin2021. Alitalia ha cessato i suoi voli nella giornata di ieri dopo 74 anni di attività: da oggi toccherà a Ita, che ha anche acquistato il marchio della vecchia azienda per 90 milioni di euro. Di compagnia aerea italiana “ne avete vista sempre una, con forme diverse”, dice Lazzerini, ma “noi ci vogliamo meritare di essere la compagnia aerea italiana, non per censo e non per storia“, che aggiunge: “Oggi è l’epifania di Ita”.
LIVREA AZZURRA PER GLI AEREI
“La nuova livrea degli aerei Ita-Airways sarà azzurra, con tricolore e logo in oro bianco, tutto sarà tradotto anche negli interni. Gli aerei ancora non hanno questa livrea ma l’avranno nei prossimi mesi. Il brand Ita-Airways sarà accordato a questa nuova livrea”. Lo annuncia Giovanni Perosino, direttore marketing Ita, nel corso dell’evento online di presentazione della nuova compagnia aerea.
IL PRESIDENTE ALTAVILLA: “AVERE UNA COMPAGNIA DI BANDIERA È UN OBBLIGO”
“Una compagnia di bandiera per un Paese che ha una vocazione turistica come la nostra non è una possibilità ma un obbligo”. Così Alfredo Altavilla, presidente di Ita-Airways. “Esiste una domanda di viaggio sia nel nostro Paese che dal resto del mondo verso il nostro Paese che le low cost non riescono a soddisfare – spiega Altavilla – né per il comfort a bordo né per le connessioni, e nemmeno per il value for money, perché come si dice in inglese ‘if you pay peanuts you get monkeys’”. Ovvero, pagando poco non ci si possono attendere elevati servizi e standard qualitativi.
“FIDUCIOSO IN UN ACCORDO CON I SINDACATI”
Per quel che riguarda il contratto di lavoro del personale Ita-Airways “sono assolutamente fiducioso che riusciremo a trovare un accordo con i sindacati”, sottolinea Alfredo Altavilla. “Mi rammarica essere arrivato alla partenza della compagnia senza un accordo – prosegue il presidente della neonata compagnia aerea – ma sono assolutamente fiducioso che i passi avanti fatti ci permetteranno al più presto di tornare a sederci al tavolo con i sindacati per un accordo“.
“NON POSSIAMO PERDERE LA CENTRALITÀ DI FIUMICINO E LINATE”
Il presidente di Ita fa anche il punto sulle strategie della nuova compagnia aerea: “Non possiamo perdere la centralità di Fiumicino e Linate e non possiamo essere quelli che portano acqua agli altri, questo non è equal partnerhip e vuol dire farsi abusare“. Le dimensioni attuali della flotta, aggiunge Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita-Airways, sono adeguate anche per “servire il mercato attuale e preservare slot come quello di Linate, dove se si abbandona lo slot non si ritrova più”. Ciò detto, quello “Milano-Roma è un asset importante le cui frequenze vanno tarate sul mercato“, segnala Lazzerini, con Alitalia “qualche anno fa c’erano 23 voli in andata e 23 in ritorno, ma oggi a pochi chilometri c’è la linea ferroviaria ad alta velocità”, che sottrae molta domanda. Per cui il servizio sul Milano-Roma, da Linate, “sarà concentrato sulla clientela business con partenze e arrivi in orari business, e in mezzo qualcos’altro”.
“LAVOREREMO SOLO CON AZIENDE E AUTO ITALIANE”
“Siamo la nuova compagnia aerea italiana, apparteniamo al ministero dell’Economia e delle Finanze, abbiamo scelto di lavorare solo con aziende italiane, e tutte le auto che useremo saranno solo auto prodotte in Italia“, aggiunge Altavilla. Che, a proposito dei conti di Ita, dichiara: “Pensiamo di raggiungere il breakeven operativo nella prima metà del 2023”.
“RESPINTE TUTTE LE INGERENZE POLITICHE”
Nella neonata Ita-Airways “abbiamo già avuto ingerenze politiche, tutte respinte”, perché “non ritengo di dover avere nessun obbligo verso nessuno, tranne i miei azionisti“, sottolinea il presidente di Ita-Airways nel corso dell’evento online di presentazione della compagnia aerea, ITA.Bornin2021. L’unica cosa a cui si deve puntare, dice Altavilla, è “dimostrare ai contribuenti italiani, che sono gli azionisti, che saremo attenti al loro capitale”.
I MOTIVI DELL’ACQUISTO DEL MARCHIO ALITALIA
“I soldi del marchio servivano a tenere in vita la gestione commissariale, per dare gli stipendi a chi non viene a lavorare in Ita“, spiega Altavilla. Ciò detto, “nella mia testa Ita-Airways c’è sempre stato” ma si è verificato “non solo il desiderio ma la necessità di acquistare il brand Alitalia”, spiega Atavilla. Questo perché “il marchio Alitalia non poteva appartenere a nessun altro che alla nuova compagnia di questo Paese“, sottolinea il presidente Ita-Airways, un marchio, quello Alitalia, che “si porta dietro la storia delle persone che volevamo rispettare e fare evolvere” e “per questo abbiamo scelto gli stessi colori e c’è il richiamo del marchio a quello originale Alitalia“.
L’acquisto del brand, con il pagamento di 90 milioni di euro ad Alitalia in amministrazione straordinaria, è stato deciso da Ita-Airways anche “per essere partecipi di un’operazione di sistema, per assicurare che la trattativa si svolgesse senza problemi di solvibilità per l’amministrazione straordinaria” che potessero portare al mancato pagamento degli stipendi, ribadisce quindi Alfredo Altavilla, presidente ITA-Airways. Oltre a ciò “il brand è stato comprato perché garantisce una transizione ordinata verso le nuove livree degli aerei, oltre che verso il rifacimento degli interni, delle divise, delle strutture aeroportuali attualmente con brand Alitalia”, spiega Altavilla. Infatti “avremmo dovuto farlo molto più in fretta se avessimo perso la gara per il marchio, e avremmo sopportato costi importanti”. Però, aggiunge il presidente ITA-Airways, “abbiamo deciso di tenere il marchio Alitalia anche per eventuali iniziative di marketing in futuro“.
Il presidente di Ita ha anche annunciato: “Abbiamo acquistato l’asset aviation a un euro” da Alitalia. Sottolineando: “C’è una grossa differenza tra il concetto di valore e quello di prezzo. Nessuno pensa che gli asset valessero un euro ma il prezzo giusto era quello” e ciò “in funzione dei costi che dovevamo sostenere per mettere questi asset in condizione di poter volare in modo efficiente sin dal primo giorno”, ricorda Altavilla.
Con la nascita di Ita-Airways, e l’archiviazione progressiva di Alitalia, “non ci portiamo dietro un’eredità negativa e dimensioni troppo grandi che poi si scontrano con la sostenibilita economica”, specifica Altavilla. Inoltre “non dobbiamo avere sogni di grandezza e non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno”, puntualizza il presidente della neonata compagnia aerea.
“ENTRO IL 2022 DOBBIAMO CHIUDERE PER LE ALLEANZE”
Quello delle alleanze di Ita, anzi di Ita-Airways, “è un processo cui cominceremo a lavorare dalla settimana prossima in maniera determinata, è importante chiuderlo entro il 2022 con partner che ci daranno più vantaggio“, spiega Altavilla. Per la scelta del partner “sono assolutamente agnostico, guardiamo in ogni direzione dovunque ci sia capacità di creare valore per Ita-Airways”. Però per ora non si svelerà altro sulle partnership, perché “le alleanze si fanno in maniera molto riservata e confidenziale”, conclude il presidente Ita.
Fonte: Agenzia Dire