Il patrimonio informativo e documentale nazionale è nelle mani di un novero di operatori, sia pubblici, che privati, che negli ultimi anni hanno compiuto enormi sforzi per garantire la salvaguardia del settore. Le notizie dei recenti attacchi informatici ai servizi sanitari regionalihanno fatto riemergere con forza gli interrogativi sulla corretta tutela del patrimonio informativo dell’amministrazione pubblica in questo Paese. Questo tema verrà affrontato domani 5 ottobre durante il Primo Forum nazionale dei responsabili della conservazione, organizzato da ANORC e trasmesso gratuitamente in diretta streaming sulla piattaforma www.digeat.it. L’appuntamento s’inserisce nella serie di Forum organizzati da Digital&Law Department in collaborazione con ANORC, puntando a divenire il luogo preposto per un confronto aperto, schietto e leale tra conservatori e istituzioni. E potrà contare sul patrocinio di AgID, Anai, Assintel, Clubti, Cdti, Sit, Sosarchivi.
I TEMI CHE VERRANNO AFFRONTATI
“Il nostro Sistema Paese deve acquisire una rinnovata consapevolezza sul fatto che non sia sufficiente ‘andare verso sistemi in cloud’, per preservare la memoria delle nostre PA, ma anche delle nostre imprese- ha dichiarato l’avvocato Andrea Lisi, presidente di ANORC Professioni e titolare dello Studio Legale Lisi. Due sono i temi forti che affronteremo nel corso del dibattito: l’importanza della metadatazione in fase di gestione dei documenti e della qualificazione dei soggetti che operano nel settore della conservazione. Per garantire esattezza, integrità, imputabilità giuridica e quindi autenticità nel tempo del patrimonio informativo e documentale nazionale è necessario che i metadati che corredano documenti e fascicoli informatici siano correttamente individuati da un sistema di gestione affidabile e magari differenziati a seconda dei vari contesti documentali. Sul versante della conservazione degli archivi digitali si stanno compiendo purtroppo pericolosi passi indietro. La qualificazione facoltativa rende meno affidabili i sistemi e indebolisce ulteriormente la sicurezza informatica del nostro sistema Paese, per questo è importante parlarne. Occorre discutere con pazienza e attenzione di questi temi, perché è già tardi”. L’evento sarà l’occasione per fare il punto sulla conservazione dei documenti e degli archivi nazionali e la fornitura del servizio alle amministrazioni pubbliche, che rischiano infatti di subire una brusca inversione di rotta, a causa delle continue modifiche delle norme che ne regolano il funzionamento, annullando gli sforzi fin qui compiuti dagli operatori del settore.
IL SOSTEGNO DI ASSINTEL E ANAI
Assintel in una nota riconosce l’urgenza di un dibattito sul tema. “In questo momento storico, in cui le regole del gioco del mercato della Conservazione Digitale a norma si apprestano a cambiare nuovamente- si legge nella nota- il ruolo dei Conservatori è più che mai cruciale nel percorso di digitalizzazione del Paese, sia nel pubblico che nel privato. Attraverso il progetto Assoconservatori Accreditati, Assintel sostiene eventi e iniziative quali il Primo Forum Nazionale dei Responsabili della Conservazione di ANORC al fine di diffondere competenza, conoscenza, cultura dell’innovazione e del digitale, ingredienti indispensabili per garantire all’Italia vigore e slancio nel nuovo percorso di crescita”.
Anche ANAI, l’Associazione nazionale archivistica italiana ritiene “fondamentale la partecipazione degli archivisti al primo Forum nazionale dei responsabili della conservazione. Il compito dei responsabili non è meramente tecnico ma consiste nell’assicurare quanto richiesto dalla normativa per i documenti digitali: autenticità, affidabilità, leggibilità e conservazione a lungo termine. Questo implica il mantenimento nel tempo dei legami fra i documenti, di quello che la tradizione professionale chiama il “vincolo archivistico”, ossia quella rete di relazioni sedimentata attraverso il fascicolo, la serie, il fondo, che deve essere mantenuta anche in ambiente digitale e che sola garantisce pienamente la autenticità di un documento e la sua possibilità di fare fede, attraverso la sua appartenenza certificata ad un archivio. Tutto questo è un compito proprio della professione archivistica che agisce in sintonia con le altre professionalità coinvolte nella gestione e conservazione degli archivi digitali. L’esperienza ci ha insegnato che laddove non si tengano nel debito conto queste esigenze, quelle caratteristiche di garanzia richieste per i documenti digitali non sono presenti. Per questo, ancora una volta, siamo stati lieti di accogliere l’invito di Anorc a dare il patrocinio a questo evento”.
Fonte: Agenzia Dire