È importante salvaguardare la contrattualizzazione del lavoro agile nella Pubblica amministrazione”. Ad affermarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Uil Fpl, aggiungendo che: “Lo Smart Working da misura emergenziale diventa oggi uno strumento di flessibilità e di innovazione dell’organizzazione del lavoro e può continuare ad essere misura di garanzia di sicurezza in una situazione dove ancora bisogna convivere con l’emergenza Covid”.
Pertanto, come Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Uil Fpl, “nella trattativa per il rinnovo dei contratti stiamo ricercando il giusto equilibrio tra il bisogno di una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con le esigenze di innovazione e miglioramento della qualità dei servizi, che proprio dal lavoro agile possono anche trarre vantaggio. Le pubbliche amministrazioni sono diverse tra loro, per questo bisogna affidare alla contrattazione collettiva, di comparto e integrativa, la disciplina delle diverse modalità di esecuzione del rapporto di lavoro agile, con e senza vincoli di tempo e prevedere adeguate forme partecipative e di confronto sulle scelte organizzative connesse alle attività e ai servizi che le pubbliche amministrazioni sono chiamate a realizzare, per favorire il consenso e coinvolgimento dei lavoratori per accompagnare i cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e dei servizi”.
Inoltre, proseguono, “il contratto deve scrivere le regole fondamentali del rapporto di lavoro agile e diventare così la cornice di riferimento per i contratti individuali previsti dalla legge 81/2017. I contratti devono realizzare, anche attraverso la definizione di un trattamento economico dedicato, quel principio di parità di trattamento giuridico ed economico del lavoratore da remoto con i colleghi che lavorano in presenza. Il rispetto dei limiti massimi di orario di lavoro deve essere garantito con regole chiare ed esigibili del contratto nazionale. Infine, al di fuori delle fasce di operatività e contattabilità, che non possono superare i limiti massimi giornalieri e settimanali che valgono per gli altri lavoratori, deve essere sempre garantito il diritto alla disconnessione e al tempo libero”.