Per ragioni di ordine tecnico, il Decreto Mims del 20 luglio scorso sul recepimento in Italia delle modifiche alla direttiva europea 96/53/CE sui pesi e le dimensioni dei veicoli pesanti (cat. N2 e superiore), a seguito delle più recenti normative europee (Regolamento U.E 2019/1242 e decisione U.E 2019/984) in materia di veicoli alimentati con combustibili alternativi e veicoli a zero emissioni è stato annullato. Ne ha dato notizia il Mims con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 23 settembre scorso.
Il decreto interviene sul D.M del 6 aprile 1998 introducendo delle tolleranze rispetto al peso massimo autorizzato per tenere conto della tecnologia richiesta per i veicoli. I nuovi limiti sono i seguenti: “Nel caso di combinazioni di veicoli, compresi i veicoli alimentati con combustibili alternativi o a zero emissioni, i pesi massimi autorizzati….sono incrementati del peso supplementare necessario per la tecnologia a combustibile alternativo o a zero emissioni per un massimo di 1 tonnellata e 2 tonnellate rispettivamente”.
Per i “Veicoli a zero emissioni: il peso massimo autorizzato di 18 tonnellate è incrementato del peso supplementare necessario per la tecnologia a combustibile alternativo, per un massimo di 2 tonnellate”.
Per i “Veicoli a tre assi a zero emissioni: il peso massimo autorizzato di 25 o 26 tonnellate quando l’asse motore è munito di doppi pneumatici e di sospensioni pneumatiche o riconosciute equivalenti a livello dell’Unione ai sensi dell’allegato II, oppure quando ciascun asse motore è munito di doppi pneumatici e il peso massimo di ciascun asse non supera le 9, 5 tonnellate, è incrementato del peso supplementare necessario per la tecnologia a zero emissioni per un massimo di 2 tonnellate”.
Il riferimento agli autobus di linea a tre assi, viene invece interamente sostituito da quello agli utosnodati a 3 assi (massa massima 28 ton, aumentata di 1 o 2 ton, rispettivamente, per quelli alimentatati con combustibili alternativi e per quelli a emissioni zero).