Il Consiglio dei ministri ha approvato lāatteso ādecreto bolletteā che arriva a una settimana dal temutissimo, forte aumento delle bollette elettriche che verrĆ innescato dallāaumento del prezzo internazionale del gas. Con il provvedimento vengonoĀ ridotti gli oneri di sistema,Ā ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas per “attivitĆ di interesse generale per il sistema elettrico”. Le nuove misure favorisconoĀ gli oltre tre milioni di persone che beneficiano del bonus energia,Ā per i quali vengono tendenzialmente azzerati gli effetti dellāaumento previsto il primo ottobre. Questo in una nota di Confcommercio. Si tratta di:
- nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
- nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli).
- percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute.
IĀ circa sei milioni di piccolissime e piccole impreseĀ con utenze in bassa tensione eĀ i 26 milioni di utenze domesticheĀ fino a 16,5 kw si vedranno da parte loroĀ azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti,Ā lāIva viene temporaneamente abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 (famiglie) e 22% (imprese)Ā esistenti oggi. Quanto alĀ gas, infine, anche i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del “bonus sociale gas” vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta.
Cingolani: intervento per 3,5 miliardi, gli aumenti arriveranno a 9 miliardi
Il governo interviene con 3,5 miliardi a fronte di aumenti di luce e gas che saranno nell’ordine di 9 miliardi. Lo ha chiarito ilĀ ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, spiegando di aver reperitoĀ ācirca 3 miliardi e mezzo lavorando su vari capitoli. L’aumento che dovrĆ essere confermato dall’Authority, sarĆ intorno ai 9 miliardi tra parte elettrica e parte gas, noi riusciremo a compensare con 3,5 miliardi andando ad incidere sulle fasce piĆ¹ povere”. “Ci sarĆ un incremento purtroppo inevitabile al momento, nel frattempo entro la fine dell’annoĀ lavoreremo a un impianto molto piĆ¹ strutturale per il futuroĀ perchĆ© ĆØ chiaro che questi sono aumenti globali e probabilmente continueranno a peseranno sulle bolletteā,Ā ha aggiunto.
Confcommercio: ābene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturaliā
La bozza di provvedimento – prosegue Confcommercio – approvata dal Consiglio dei MinistriĀ āsi muove nellaĀ giusta direzioneĀ in quanto scongiura, per il prossimo trimestre, parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatoriā.Ā Questo il commento di Confcommercio, la quale aggiunge perĆ² cheĀ ālāintervento del GovernoĀ non ĆØ ancora sufficienteĀ a risolvere in maniera duratura e strutturale i nodi che attanagliano il nostro sistema energeticoā.
Per la Confederazione occorre infatti āaffrontare innanzitutto il tema dellaĀ dipendenza dalle forniture estereĀ che rende lāItalia intrinsecamente piĆ¹ vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commoditiesāĀ eĀ ārisolvere i limiti dellāattuale configurazione delĀ sistema di prelievo che ancora oggiĀ pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema,Ā ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra lāaltro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesseā.Ā Si tratta di oneri pari a a circa 15 miliardi annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi per assicurare la sicurezza e la stabilitĆ del sistema energetico.
Secondo Confcommercio, poi,Ā āĆØ necessario avviare da subito unaĀ riforma piĆ¹ organica delle modalitĆ di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalitĆ generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilitĆ ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell’approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed impreseā.
āQuesti interventiĀ ā conclude la Confederazione –Ā dovranno essere accompagnati daĀ investimenti importanti per la diversificazione delle forniture di energia, per accrescere lāindipendenza del nostro Paese dallāestero e per incentivare lāefficienza energeticaā.
PerchƩ il gas aumenta
Il rincaro del gas ha una ragione semplice: lāeconomia ĆØ in forte ripresa e le aziende tornano quindi a lavorare a pieno regime generando una forte aumento della domanda. Di conseguenza il costo del gas, principale componente della produzione di elettricitĆ , aumenta. A questo si aggiunge l’aumento del prezzo della CO2: le aziende che producono anidride carbonica vengono “tassate” con l’obbligo di acquisto di quote di emissioni nel sistema europeo Ets, un prezzo che aumenta gradualmente per sollecitare le aziende stesse alla decarbonizzazione. CiĆ² comporta perĆ² anche un aumento dei costi di produzione e di conseguenza delle tariffe in bolletta.
La situazione in Italia
Ć l’Arera, l’AutoritĆ di regolazione per energia, reti e ambiente che nel nostro Paese fissa ogni trimestre i prezzi del metano e della corrente sul mercato tutelato. Nell’ultimo trimestre, quello tra aprile e giugno scorsi, il costo dell’elettricitĆ ĆØ aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Se perĆ² il governo non fosse intervenuto, la bolletta elettrica sarebbe aumentata addirittura del 20%. Ma come ha fatto? L’esecutivo ha usato 1,2 miliardi ricavati dalla vendita di quote di emissioni nel sistema Ets per abbassare il costo per i cittadini. Per il prossimo trimestre, il quarto del 2021, Arera dovrĆ di nuovo aggiornare le tariffe tenendo conto che il prezzo del gas e le tariffe del carbonio sono di nuovo salite rispetto al primo luglio scorso.