Finalmente anche i cittadini di Paesi terzi titolari di un permesso unico di lavoro in Italia potranno beneficiare di un assegno di natalità e di un assegno di maternità, senza discriminazioni. La Corte UE lo ha garantito sulla base della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e della nostra Costituzione”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello.
“E’ un passo importante di civiltà – commenta Cuccello – perché consente a genitori lavoratori che regolarmente sono nel nostro Paese di godere dei diritti di sicurezza sociale al pari di tutti i cittadini. Il contrasto alle discriminazioni è una sfida che come sindacato ci impegna quotidianamente e quando leggiamo sentenze di questo tenore non possiamo che essere ancora più convinti che solo attraverso tutele comuni e pari opportunità il nostro Paese potrà tornare a crescere realmente in economia e coesione sociale”.