Il mercato delle “case per le vacanze” sta riprendendo fiato dopo l’annus horribilis 2020 con un ritorno d’interesse della domanda sia di acquisto che di locazione. Sette agenti immobiliari su dieci hanno percepito un sostanziale aumento delle compravendite di abitazioni per vacanza rispetto al 2020. Questa la situazione che emerge dai dati del mercato 2021 dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico di F.I.M.A.A. con la collaborazione della Società di Studi Economici NOMISMA.
Nel 2021 – riferiscono in una nota Fimaa e Nomisma – il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione nelle località turistiche in Italia si attesta a 2.730 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in aumento del +3,1% su base annua e un campo di oscillazione compreso tra -1,2% e +5,5%, mettendo in evidenza un deciso recupero dopo la battuta di arresto dello scorso anno (-0,8% su base annua). Per le abitazioni top nuove nelle località turistiche, le quotazioni medie si attestano su valori che superano i 3.700 euro al mq (con un range di oscillazione dei valori medi tra 2.900 e 4.200 euro al mq); per le abitazioni centrali usate i valori medi oscillano tra 2.110 e 3.160 euro al mq, mentre per le abitazioni periferiche usate si mantengono tra 1.520 e 2.200 euro al mq.
In cima alla classifica delle principali località turistiche, per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi, troviamo anche quest’anno una destinazione montana. Cortina d’Ampezzo (BL) si posiziona in vetta alla classifica con valori che raggiungono i 13.500 €/mq, superando Madonna di Campiglio (Tn) con 13.000 €/mq. In terza e quarta posizione vi sono due destinazioni marittime, ovvero Forte dei Marmi (LU) e Capri (NA), rispettivamente con un prezzo per abitazioni di 13.000 €/mq e 12.500 €/mq. In quinta posizione Courmayeur (AO) con un valore di 11.000 €/mq, arretrando rispetto allo scorso anno, e Santa Margherita Ligure (GE) che con un valore di 10.500 €/mq mantiene la stessa posizione del 2020.
Il mercato della locazione delle destinazioni turistiche è caratterizzato da un canone medio settimanale ordinario (valore di massima frequenza per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto spese incluse) di quasi 500€ per il mese di giugno, 710€ per luglio e 930€ per agosto.
Secondo gli operatori del settore, anche quest’anno il mercato residenziale nelle località turistiche è alimentato principalmente dagli acquisti per utilizzo diretto (65,2%), con maggiore intensità rispetto allo scorso anno, a fronte di una flessione della componente che esprime la duplice finalità (investimento ed uso personale), che passa dal 26% al 18%. La quota restante è riconducibile a finalità unicamente di investimento (16,8%).
Rispetto alla distribuzione delle intenzioni di acquisto tra italiani e stranieri, anche quest’anno la domanda di abitazioni per vacanza risulta sostenuta prevalentemente dalla componente domestica nell’85% delle risposte, mentre nel restante 15% risulta alimentata da soggetti stranieri. Per effetto del protrarsi della pandemia, anche la domanda di locazione di case vacanze continua ad essere in larga parte alimentata dai turisti italiani, mentre la domanda straniera si mantiene nell’ordine del 16%, ben al di sotto della quota del 30% raggiunta prima della pandemia.
Secondo Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa “In Italia il turismo di prossimità sta alimentando la richiesta di case vacanza sia per l’acquisto sia per la locazione. Le restrizioni negli spostamenti e la circolazione delle varianti Covid-19 stanno però ancora influenzando negativamente gli investimenti esteri nel comparto. Soprattutto da parte di investitori americani, russi e nordeuropei. Le richieste delle famiglie italiane si concentrano specialmente verso immobili spaziosi, con terrazza o giardino, se possibile con vista panoramica e anche con un locale da dedicare allo smart working. Siamo sulla buona strada e la diffusione capillare del vaccino può certamente contribuire per il ritorno alla normalità.”
Per Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma “La quarantena forzosa a cui siamo stati costretti, unita alla percezione di sicurezza dell’impiego immobiliare, hanno contribuito ad alimentare nelle famiglie italiane la voglia di accrescere gli spazi abitativi a disposizione del nucleo. Di questo impulso ha beneficiato il mercato immobiliare delle località turistiche, che dopo anni di incertezze ha fatto registrare un ritorno di interessi con riflessi sia sui livelli di attività che sui valori di compravendita e locazione.”
Secondo Fabrizio Savorani, referente settore immobiliare turistico Ufficio studi nazionale Fimaa “Il settore turistico, che è stato tra i più colpiti dalla pandemia da Covid-19 e dai lockdown, rivede la luce. Torna la voglia di andare in vacanza e di investire nel mattone soprattutto in montagna, dove la richiesta è tra le più vivaci non solo nei luoghi di grande prestigio come Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio o Courmayeur, ma anche nelle zone meno rinomate ma ben collegate con le grandi reti infrastrutturali. Tutto il comparto turistico sta crescendo a livelli molto interessanti e località come Capri, Forte dei Marmi e Santa Margherita Ligure continuano a essere le scelte predilette dai vip. La riviera romagnola ha visto il ritorno dei turisti stranieri, soprattutto tedeschi, con predilezione delle case per vacanze ma la richiesta è aumentata, rispetto l’anno scorso, anche nelle strutture alberghiere.”