Nel mese di giugno 2021 sono state autorizzate 527,6 milioni di ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG). E’ quanto evidenzia l’Inps in una nota spiegando che il 99,7% delle ore di CIG ordinaria, in deroga e fondi di solidarietà sono state autorizzate con causale “emergenza sanitaria COVID-19”, la cui analisi si rimanda più avanti.
Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a giugno 2021 sono state 224,1 milioni, quasi interamente riferite alla causale “emergenza sanitaria COVID-19”. La variazione congiunturale rispetto al precedente mese di maggio, nel corso del quale sono state autorizzate 30,7 milioni di ore, è del +628,8%. A giugno 2020 le ore autorizzate sono state 149,7 milioni.
La CIG straordinaria è stata autorizzata per 5,9 milioni di ore, di cui un milione per solidarietà, con un decremento del 75,6% rispetto a giugno 2020 (24 milioni). Rispetto a maggio 2021 si registra una variazione congiunturale del -42,8%.
Gli interventi di CIG in deroga a giugno 2021 sono stati pari a 150,3 milioni di ore, con una variazione congiunturale del 100,1% rispetto a maggio, e una variazione tendenziale del +34,1% rispetto al mese di giugno 2020, durante il quale erano state autorizzate 112 milioni di ore.
Per i fondi di solidarietà sono state autorizzate 147,4 milioni di ore, con un incremento del 45,8% rispetto a maggio. La variazione congiunturale rispetto a giugno 2020, per il quale sono state autorizzate 148,7 milioni di ore, è del -0,9%.
Analisi autorizzazioni per emergenza sanitaria
Nel periodo dal 1° aprile 2020 al 30 giugno 2021 sono state autorizzate complessivamente 5.935,4 milioni di ore di cassa integrazione con causale COVID-19: 2.558,9 milioni per la CIG ordinaria, 2.057,6 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.318,9 milioni per la CIG in deroga. Nel mese di giugno 2021 sono state autorizzate 520,2 milioni di ore, il 153,9% in più rispetto al precedente mese di maggio.
Le autorizzazioni per la CIG ordinaria si riferiscono a 45.466 aziende per un numero di ore pari a 222,6 milioni; 147,3 milioni di ore per l’assegno ordinario sono state autorizzate a 35.781 aziende e 150,3 milioni per la CIG in deroga a 147.649 aziende.
La cassa integrazione ordinaria ha interessato soprattutto i settori “fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici” con 39,5 milioni di ore autorizzate, “industrie tessili e abbigliamento” con 30,9 milioni di ore, “metallurgico” con 29,6 milioni, “costruzioni” con 19,6 milioni, “pelli, cuoio e calzature” con 15,3 milioni. Questi cinque settori assorbono complessivamente il 61% delle autorizzazioni di maggio.
Per la cassa integrazione in deroga, il settore con il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 64,6 milioni; seguono “alberghi e ristoranti” con 39,5 milioni e “trasporti, magazzinaggio e comunicazioni” con 18,5 milioni. Questi tre settori assorbono l’82% delle ore autorizzate a giugno per le integrazioni salariali in deroga.
Le ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono state 59,3 milioni per il settore “alberghi e ristoranti”, 30,5 milioni per “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” e 21,8 milioni per il “commercio”. Sempre considerando il solo mese di giugno 2021, la Lombardia è la regione che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate di CIG ordinaria, 49,9 milioni; seguono Piemonte e Veneto con rispettivamente 27,1 e 26,1 milioni di ore. Per la CIG in deroga, le regioni con il maggior numero di ore autorizzate sono state la Lombardia con 39,1 milioni, Lazio con 29,3 milioni e Campania con 13,9 milioni. Le autorizzazioni per i fondi di solidarietà si concentrano in Lombardia (43,7 milioni di ore), Lazio (27,2 milioni), Veneto (11,2 milioni) e Toscana (10,3 milioni).