È dimostrato che le vacanze estive rappresentano per bambini e adolescenti un momento di dispersione culturale e scolastica. Con la pandemia, la chiusura delle scuole e l’introduzione della didattica a distanza, gli studenti hanno vissuto il periodo più lungo dell’interruzione dell’attività scolastica da che si ha memoria.
Uno studio di Berlitz, azienda internazionale di formazione linguistica e culturale su scala globale, ha dimostrato che i ragazzi hanno avuto grandi difficoltà a concentrarsi sulla didattica durante la pandemia e che, i bambini in particolare, hanno sofferto dell’impossibilità di socializzare e di apprendere dagli stimoli esterni. A questo si aggiunge il fatto che durante l’estate solitamente si assiste a quella che si definisce “dispersione estiva delle informazioni”.
Esistono però, come confermato dai programmi e dall’esperienza di Berlitz, attività in grado di mantenere ed ampliare le conoscenze di bambini e adolescenti anche durante la pausa estiva. Oltre a guardare film e leggere libri in lingua originale, è importante far sì che i ragazzi possano confrontarsi tra loro, creando gruppi di gioco e di studio. Numerose ricerche dimostrano che in Europa l’età compresa tra i 6 e i 9 anni sia la migliore per imparare una lingua straniera e che farlo tra coetanei possa aiutare i ragazzi a superare le inibizioni e facilitare l’apprendimento. Per questo Berlitz dedica ai più piccoli corsi basati su metodologie di apprendimento dinamiche, inclusive e divertenti, in grado di tenere alta la loro concentrazione.
A seguito di un sondaggio eseguito su un campione di circa 100 studenti che hanno iniziato ad imparare una nuova lingua tra i 4 e i 18 anni, Berlitz ha pensato ad alcuni suggerimenti per accompagnare bambini e adolescenti nello studio delle lingue durante le vacanze estive:
- Far seguire ad un momento di studio uno di gioco, che metta in pratica quanto appreso e aumenti la loro motivazione
- Individuare delle fasce orarie precise da dedicare allo studio e impostare, soprattutto per i più piccoli, esercizi diversi tra loro e di breve durata
- Creare dei gruppi di studio, online o in presenza, per far sì che i giovani possano confrontarsi tra loro e giocare insieme, sfruttando quanto hanno imparato
- Stimolarli a guadare film e cartoni animati in lingua originale oppure leggere libri e ascoltare musica straniera
- Impostare i video-giochi e applicazioni del cellulare nella lingua che si sta cercando di imparare per approcciarsi a quest’ultima in modo naturale e leggero
- Organizzare vacanze all’estero, quando sarà possibile farlo in sicurezza.
Grazie al suo metodo diretto di apprendimento basato sull’immersione linguistica e sulla formazione di gruppi di studio per bambini fino ai 10 anni e adolescenti fino ai 17, che l’MIT(Massachusetts Institute of Technology) evidenzia come fasce d’età altamente consigliate per iniziare lo studio di una lingua, Berlitz sembra avere la risposta ideale alla crisi culturale in cui questa pandemia rischia di sfociare.
Nota stampa Berlitz.