Investimenti di 7,9 miliardi di euro, in aumento di 0,4 miliardi di euro rispetto al precedente Piano presentato lo scorso ottobre: l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, presenta oggi ad analisti e investitori il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2021-2027, approvato ieri dal Consiglio di Amministrazione della Società presieduto da Alberto Dell’Acqua.
L’incremento degli investimenti “è guidato dalla digitalizzazione, con l’obiettivo di completare nel 2022 la trasformazione digitale degli asset e rendere Italgas a tutti gli effetti un protagonista della transizione energetica”. Un piano “in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e di sviluppo di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno verde”.
Nel dettaglio il Piano Strategico Italgas 2021-2027 che prevede investimenti complessivo di 7,9 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di euro dedicati alle gare Atem, riporta oltre 1,4 miliardi di euro per la digitalizzazione delle reti (+32% rispetto al precedente Piano); una riduzione del 30% delle emissioni di gas a effetto serra e del 25% del consumo energetico; un primo step nella strategia di crescita nel settore dell’efficienza energetica con l’acquisizione della ESCo Ceresa SpA; la concentrazione in un nuovo veicolo societario delle attività di Information Technology del Gruppo; una forte attenzione alla Gender Equality e focus sulla formazione (600 mila ore); l’ottimizzazione della struttura finanziaria e ricorso a strumenti caratterizzati da profili di Sostenibilità.
La politica dei dividendi resta confermata fino al 2023. “In uno scenario energetico complessivo che ha i suoi punti fermi nei target fissati dall’Unione Europea al 2030 e al 2050, il sistema dei DSO è chiamato a giocare un ruolo chiave nella decarbonizzazione dell’economia”. In questo contesto il Piano Strategico di Italgas 2021-2027 “risponde a questi obiettivi valorizzando il ruolo delle reti del gas quale volano della transizione energetica”. Il Piano prevede investimenti complessivi per circa 5,9 miliardi di euro (in crescita del 5,4% rispetto al precedente Piano); ulteriori 2 miliardi di euro sono destinati alla partecipazione alle gare d’ambito e alla realizzazione dei piani di sviluppo relativi agli Atem di futura aggiudicazione.
Dei 5,9 miliardi di euro, 1,4 miliardi (+300 milioni rispetto al precedente Piano), sono destinati a portare a termine i programmi di digitalizzazione dell’intero network con la realizzazione di reti smart in grado di accogliere gas rinnovabili come il biometano – già oggi ampiamente disponibile e atteso in forte sviluppo nell’arco del prossimo decennio – nonché il metano sintetico e l’idrogeno verde.
In particolare, entro il 2022 si prevede la sostituzione e l’upgrade di oltre 7.000 impianti di regolazione della pressione (GRF e IRI). Il piano prevede inoltre l’installazione massiva di sensori e valvole di sezionamento telecomandate per il rilevamento dei parametri di funzionamento della rete e la sua gestione da remoto.
In questo scenario si inseriscono “l’innovativo progetto ‘Power to Gas’ che il Gruppo sta realizzando in Sardegna, prima vetrina tecnologica della filiera di produzione dell’idrogeno verde in Italia, che diventerà operativo nel corso del 2022; l’impulso alle attività di R&D attraverso il potenziamento del laboratorio tecnologico Italgas, già oggi centro di eccellenza internazionale sulle attività tradizionali di verifiche metrologiche e analisi chimiche”. Il laboratorio avrà una nuova sede a Torino e si arricchirà di ulteriori competenze in materia di gas rinnovabili funzionali alla trasformazione delle reti in infrastrutture smart idonee ad accogliere e distribuire miscele di nuovi gas.
Grazie alla trasformazione digitale della rete e alle innovazioni tecnologiche messe in campo – da Picarro al know-how di Seaside – Italgas prevede che al 2027 avrà ridotto del 30% le emissioni climalteranti (Scope I e Scope II) e del 25% i consumi energetici, entrambi rispetto al 2020. Il target relativo alle emissioni sarà raggiunto grazie all’impiego sempre più capillare della tecnologia Picarro. Ulteriori contributi al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sono attesi dall’opera di efficientamento di Seaside, volta a ridurre i consumi di gas civili e industriali, nonché dall’efficientamento della flotta aziendale dei veicoli di servizio. I consumi elettrici caleranno per effetto dell’entrata in esercizio degli impianti di cogenerazione e turbo-espansori installati presso i principali city gate della rete che permetteranno di utilizzare energia elettrica autoprodotta.
Il Piano prevede inoltre 180 milioni di euro di investimenti per consolidare la crescita negli altri settori in cui il Gruppo è già attivo, come efficienza energetica, acqua e servizi. Nell’efficienza energetica la controllata Seaside è destinata a diventare una leva sempre più importante nelle attività di decarbonizzazione e di risparmio energetico del Gruppo e tra i principali operatori in un mercato dei servizi energetici ancora molto frammentato. Con l’incorporazione di Toscana Energia Green, annunciata nel precedente Piano e completata a maggio 2021, la Società amplia ulteriormente il proprio perimetro grazie agli accordi vincolanti per l’acquisizione della ESCo Ceresa SpA, società fondata nel 1921 e specializzata nella fornitura di servizi energetici, con un significativo portafoglio di 3.700 clienti (di cui oltre 800 condomini) localizzati prevalentemente nell’area di Torino. Ceresa ha ricavi per circa 20 milioni di euro e un EBITDA di 3,5 milioni di euro circa; la valorizzazione dell’Enterprise Value della Società è pari a 22 milioni di euro, da rettificare sulla base della posizione finanziaria netta al closing, atteso nei prossimi mesi al verificarsi di alcune condizioni sospensive.
Nel settore idrico sono confermati 120 milioni di euro di investimenti, sia organici sia per crescite esterne. Parte dell’impegno sarà destinato alle reti idriche attualmente in gestione per le quali proseguiranno i programmi di applicazione delle best practice e delle tecnologie sviluppate nell’ambito della distribuzione del gas.
Per quanto riguarda i servizi, il Gruppo concentrerà tutte le attività di Information Technology, compresa la Digital Factory, in uno specifico veicolo societario, che vedrà la luce nelle prossime settimane. Dal suo avvio il nuovo soggetto controllerà asset dal valore complessivo di 100 milioni di euro circa e oltre 100 contratti per un valore di 306 milioni di euro. La nuova organizzazione, con un centinaio di persone, consentirà da un lato di razionalizzare ulteriormente le attività IT e dall’altro di rafforzare e costruire nuove sinergie tra le diverse realtà del Gruppo, creando sia i presupposti per un ulteriore salto di efficienza sia aprendosi alla possibilità di mettere a disposizione di terzi le proprie competenze e le innovazioni sviluppate in house.
Gallo: “100% digitali nel 2022. ruolo strategico”. “La trasformazione digitale resta il principale abilitatore del nostro percorso di crescita con l’obiettivo di completare nel 2022 la digitalizzazione del network e disegnare la roadmap che confermerà il ruolo strategico delle reti del gas quale volano della transizione energetica per il raggiungimento degli obiettivi Ue net carbon zero”. L’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, lo dice presentando il Piano strategico 2021-2027.
“Con 7,9 miliardi di euro, in crescita rispetto al programma di investimenti presentato lo scorso ottobre, Italgas si conferma tra i principali gruppi industriali italiani per capacità di progettazione, esecuzione e generazione di valore per le comunità servite, in grado di imprimere un forte impulso alla ripartenza del Paese”, spiega Gallo.
“In linea con le raccomandazioni della Commissione Ue ai DSO, stiamo rafforzando il nostro impegno nel settore dell’efficienza energetica, lavorando all’acquisizione di nuove competenze anche attraverso operazioni di M&A”, prosegue l’ad di Italgas.
“Sosterremo la realizzazione di questo Piano, e quindi la crescita del nostro Gruppo, attraverso le nostre persone e la disponibilità finanziaria. Per le prime sono previste importanti iniziative di formazione e di assunzione al fine di dotarci di ulteriori competenze digitali funzionali alla transizione energetica, mettendo al centro i temi della Diversity & Inclusion– conclude Gallo-. Attraverso operazioni di finanza tradizionale e sostenibile, la Società continuerà a reperire sul mercato le risorse necessarie, potendo contare su una redditività e una solida capacità di generazione di cassa, stabilmente sostenute da una grande attenzione all’efficienza operativa”.
“La quota più rilevante degli investimenti” previsti dal Piano strategico 2021-2027 di Italgas “è destinata al repurposing dei 73.000 km di network e alla sua ulteriore estensione verso territori non ancora raggiunti, anche per sostenere lo sviluppo del biometano, atteso per questa decade, e degli altri gas rinnovabili come l’idrogeno verde, da accogliere e distribuire attraverso la nostra rete” aggiunge Gallo.
La “capacità di innovazione” di Italgas “si è riflessa nella tecnologia applicata alle reti che stiamo realizzando in Sardegna, già oggi le più moderne del Paese“. L’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, lo dice presentando il Piano strategico 2021-2027.
“Sull’isola abbiamo vinto la sfida di iniziare la distribuzione del metano in poco più di due anni e siamo prossimi al completamento della costruzione dei 1.100 chilometri di reti native digitali- spiega Gallo- che, in quanto tali, saranno idonee ad accogliere una componente di idrogeno verde prodotto dal nostro impianto Power to Gas che sorgerà in provincia di Cagliari. Lo sblocco delle gare gas, per le quali abbiamo previsto 2 miliardi di euro di investimenti, oltre ad attivare importanti investimenti, consentirebbe la trasformazione digitale di reti che, data l’impasse attuale, non risultano essere interessate da interventi in tal senso” chiosa Gallo.
Fatturato 2027 su 2,1 miliardi con completamento gare gas. Per il 2021 Italgas prevede investimenti tecnici tra 850 e 900 milioni di euro e ricavi superiori a 1,35 miliardi di euro, con un EBITDA ((Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortisation) di circa 1.0 miliardi di euro e un EBIT tra 560 e 580 milioni di euro. L’indebitamento netto, inclusivo degli impatti dell’IFRS 16 (International Financial Reporting Standard), è atteso a circa 5 miliardi di euro. Con il completamento delle gare, si prevede al 2027 un fatturato di circa 2,1 miliardi di euro con un EBITDA stimato di circa il 1,6 miliardi di euro mentre la leva finanziaria dovrebbe attestarsi poco sopra al 60%. Così l’azienda presentando il Piano strategico 2021-2027.
“La continua attenzione all’ottimizzazione della struttura finanziaria” consentirà a Italgas di “sostenere, grazie al significativo cash flow operativo, il piano di investimenti e la remunerazione degli azionisti garantendo anche un’adeguata flessibilità finanziaria a sostegno dello sviluppo”.
Italgas proseguirà le azioni volte “all’ottimizzazione della propria struttura finanziaria al fine di preservare il proprio costo del debito, oggi di circa l’1%”. Il rapporto tra indebitamento netto e RAB pari a circa il 61,5% “si manterrà per tutto il periodo di Piano a livelli coerenti con una solida area di investment grade”. Il ricorso a fonti di finanziamento sostenibili, a supporto degli investimenti di Italgas nell’ambito della transizione energetica “rende il piano coerente con gli obiettivi UE”.
– Agenzia DiRE –