La maggioranza degli intervistati prevede di trascorrere un periodo di vacanza, tra giugno e settembre 2021, in una località diversa da quella di residenza: con certezza il 22,3% e probabilmente il 27,8%; sommando le due percentuali si arriva al 50,1% (Prospetto 1). Un terzo degli intervistati, al contrario, è certo che non andrà in vacanza.
A livello territoriale, emerge un divario tra Nord e Mezzogiorno del Paese: la quota di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza passa dal 59,7% dei residenti nel Nord–ovest al 39,1% dei residenti nel Mezzogiorno (considerando la somma delle incidenze stimate per le modalità di risposta “Certamente sì” e “Probabilmente sì”). Nel Nord-est e nel Centro le percentuali sono simili al Nord-ovest e pari, rispettivamente, al 55,2% e al 51,0%. Il quadro si ribalta per le risposte relative a coloro che non intendono effettuare una vacanza: le percentuali sono prossime al 50% nel Centro-nord e al 60,8% nel Mezzogiorno.
L’intenzione di andare in vacanza è predominante per coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni (l’incidenza delle risposte “certamente sì” e “probabilmente sì” è pari al 75,9%) e per quelli tra i 30 e i 49 anni (58,5%). Le quote scendono progressivamente con l’età: 44,5% delle persone tra i 50 e i 64 anni e 32,4% di chi ha almeno 65 anni.
Tra i motivi per cui non sarà possibile andare in vacanza, su tutto il territorio nazionale prevale la mancanza di risorse economiche (32,7%) anche se la percentuale è più marcata nel Mezzogiorno (38,7%) rispetto al Centro (25,9%) e al Nord del Paese (Nord-ovest 28.8% e Nord-est 30,7%). Seguono i timori legati al Covid, indicati dal 15% degli intervistati, e i problemi di salute (12,8%).
Considerando l’età si modifica la scala di motivazioni che non permettono di andare in vacanza. Per la classe 18 -29 anni al primo posto ci sono gli impegni di studio e/o di lavoro (la percentuale di risposta è pari al 48,8%) seguita dalla mancanza di disponibilità economiche (25,6%). Tra i 30-49enni le motivazioni principali per la mancata pianificazione di una vacanza estiva sono la mancanza di disponibilità economiche (38,6%) e gli impegni di studio e/o di lavoro (22,3%). Anche per la fascia di età 50-64 anni la mancanza di disponibilità economiche è il motivo principale (38,9%) seguito dai timori legati al Covid (18,7%) e dalle difficoltà familiari e/o personali (16%). Per gli over 65 sono i problemi di salute la prima causa (27,2%) e le difficoltà economiche la seconda (24,9%).
Si resta in Italia ma 6 su 10 vanno fuori regione. La destinazione prevalente delle vacanze è l’Italia: il 33,3% sceglierà la regione di residenza mentre il 63,6% opterà per un’altra regione italiana. Solo il 6,2% dei rispondenti prevede di andare all’estero. Sul territorio emergono le consuete differenze tra Centro-nord, dove per oltre 6 residenti su 10 (63,6%) la destinazione di vacanza sarà una regione italiana diversa da quella di residenza, e il Mezzogiorno, dove invece prevale la scelta di rimanere nella propria regione (56,3%). Quanto al mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere la località di vacanza, nella stragrande maggioranza dei casi (84,0%) la scelta ricade sul mezzo personale, soprattutto al Centro-sud (90,4% al Centro, 86,8% nel Mezzogiorno). Treno, aereo e nave raccolgono preferenze piuttosto esigue, sono infatti indicati rispettivamente dal 9,4%, 9,3% e 3,9% degli intervistati. Per la tipologia di alloggio, il 34% dei rispondenti preferisce la sistemazione collettiva in albergo/hotel/pensione, seguita a breve distanza dalla casa/appartamento di proprietà (32,4%) e dalla casa/appartamento in affitto (26,3%). Il 7,8% ha intenzione di soggiornare in campeggio mentre solo il 3,6% sceglie il villaggio turistico. Anche in questo caso le preferenze cambiano a seconda della ripartizione in cui si vive. La casa di proprietà ad esempio è molto più diffusa al Centro (38,3%) e nel Mezzogiorno (36,7%) mentre la sistemazione collettiva in albergo/hotel/pensione è decisamente più scelta al Nord (40,3%) rispetto al Mezzogiorno (23,4%) dove anche il campeggio incontra molte più preferenze che nel resto del Paese (14,2% contro 7,8% della media Italia).
Under30 e anziani scelgono più la vacanza in casa, gli adulti l’hotel. Incrociando l’età con le caratteristiche fin qui considerate, tra coloro che hanno manifestato l’intenzione di andare in vacanza questa estate in tutte le classi di età prevale la scelta di allontanarsi dal luogo di residenza utilizzando il mezzo di trasporto personale. Per la sistemazione le risposte sono più differenziate. I giovani tra i 18 e i 29 anni spaziano dalla casa di proprietà (scelta dal 31,3%) alla casa in affitto (31,2%), seguita da una sistemazione collettiva (28,3%) e dal campeggio (19,8%). Invece, le persone adulte tra i 30 e i 64 anni preferiscono l’hotel e, in seconda battuta, la sistemazione in casa. Quanto agli over 65, quasi la metà (49,5%) predilige la vacanza in casa di proprietà mentre 3 su 10 (29,4%)
optano per l’albergo/hotel/pensione.
In vacanza per non più di 2 settimane. Per la gran parte dei residenti in Italia la durata complessiva delle vacanze non supererà i 14 giorni (più dell’80% di coloro che hanno dichiarato una regione diversa da quella di residenza come destinazione e oltre il 67% di coloro che sceglieranno la regione di residenza). Tende ad effettuare vacanze più lunghe chi rimane nella regione di residenza: si prende infatti oltre 2 settimane di vacanze il 31,6% di chi sceglie una destinazione più vicina e solo
il 17% tra quanti preferiscono un’altra regione o una meta all’estero. A parità di luogo di vacanza scelto (regione di residenza, altra regione diversa da quella di residenza, estero), le vacanze tendono a essere più brevi per i residenti del Mezzogiorno rispetto a quelli del Centro-nord. I giovani tra i 18 e i 29 anni sono più propensi alle vacanze brevi (fino a 7 giorni), gli adulti a quelle che si svolgono tra gli 8 e i 14 giorni mentre le persone di almeno 65 anni preferiscono una vacanza di oltre due settimane se rimangono nella regione di residenza (53,9%).
Pianificazione delle vacanze: per 1 su 2 nessun condizionamento dal Covid. Nell’organizzare la vacanza, più del 50% di coloro che intendono andare in vacanza non è stato condizionato dalla presenza dell’emergenza sanitaria (sommando le percentuali di “Certamente s ì” e “Probabilmente sì” delle risposte alla domanda se avrebbero scelto lo stesso tipo di vacanza) (Prospetto 5) e ritiene che le vacanze estive 2021 saranno più sicure, riguardo al Covid, di quelle dello scorso anno.
Nel Centro Italia c’è la quota più alta di chi, in assenza di Covid, avrebbe scelto un altro tipo di vacanza, pari al 40,2% dei rispondenti (considerando la somma delle percentuali stimate per le modalità di risposta “Certamente no” e“ Probabilmente no”).
Il Covid ha condizionato la scelta del luogo per il 48,6% (sommando le risposte “Molto” e “Abbastanza”) di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza. Minore l’incidenza di chi è stato influenzato dalla pandemia nella scelta del mezzo di trasporto (31,9%) e sul tipo di sistemazione (26,7%). Ciò è valido con poche differenze per tutte le fasce di età. Il condizionamento dell’emergenza sanitaria ha più rilevanza nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese sia per la scelta del mezzo di trasporto (34,7%) sia della sistemazione (32,5%).