Si è tenuta oggi in videoconferenza l’audizione del CoLAP sulle disuguaglianze causate dalla pandemia sul mondo del lavoro presso la commissione lavoro della Camera dei deputati. Secondo il Coordinamento, – riferisce il CoLAP in una nota – la pandemia non ha fatto altro che aumentare le disuguaglianze tra lavoratori, facendo emergere in maniera drammatica difficoltà che già da anni il CoLAP denuncia. Gli aiuti approvati dai vari governi, inoltre, non sono stati in grado di sostenere davvero il settore, perché non definiti sulla base delle vere esigenze del mondo professionale.
“Oggi è difficile augurarsi che il proprio figlio diventi un professionista, facendo il lavoro che più gli piace”, le parole della presidente del CoLAP, Emiliana Alessandrucci, “Continuiamo infatti a pensare che l’unico lavoro tutelato sia quello dipendente, un sentimento che viene rafforzato dalle decisioni prese dai governi per fronteggiare la pandemia, con notevoli differenze di trattamento tra dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi. Questi ultimi hanno visto praticamente azzerati i loro guadagni nel 2020, ricevendo come aiuto esclusivamente il bonus 600 euro. Di questo non si è tenuto conto nel decreto Sostegni, che doveva fare di più”.
Per quanto riguarda le prospettive future: “la fotografia che avremo nei prossimi due anni sarà drammatica”, prosegue la presidente Alessandrucci. “La natura del mondo professionale italiano parla di lavoratori che incassano mesi, anche anni, dopo i lavori fatti. Ci ritroveremo, quindi, a scontare difficoltà economiche anche una volta terminata la pandemia, con l’instaurazione di un pericoloso circolo vizioso. Necessario, inoltre, fare una seria riflessione su manager e dirigenti di azienda, verso i quali servirà impostare un serio piano di formazione e di aggiornamento che li permetta di integrarsi nel mondo del lavoro del futuro. Non bisogna dimenticare, poi, le microimprese, la colonna portante della struttura produttiva italiana, che senza i giusti provvedimenti rischiano di non uscire più dalla crisi”. Per un vero piano di ripresa del paese, il CoLAP ha definito una serie di proposte, le “5C per il rilancio”, misure scritte da professionisti per i professionisti, concretamente adatte a intervenire sulle reali esigenze dei lavoratori autonomi italiani.