Nel Dl Sostegni bis, come annunciato in questi giorni dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, si va verso la definizione di una tipologia di contratto di rioccupazione da applicare a tutti i settori. A quanto si apprende questo contratto, a tempo indeterminato, sarà legato alla formazione e ad un periodo di prova (al massimo 6 mesi) con sgravi contributivi al 100% che vengono restituiti nel caso in cui il lavoratore non viene poi assunto. Sgravi, viene spiegato, che si cumulano agli altri a disposizione delle aziende. Il governo intende così “mettere in moto un sistema che favorisce la ripartenza e una alternativa ai licenziamenti“.
Il contratto di solidarietà e di espansione. Rispetto al contratto di solidarietà, per le aziende che a giugno avranno lo sblocco dei licenziamenti, con un calo del 50% di fatturato, possono stipulare un contratto di solidarietà che porta la retribuzione al 70% ma l’impresa deve impegnarsi nella stipula dell’accordo collettivo al mantenimento dei livelli occupazionali. Per il contratto di espansione, si abbassa la soglia a 100 dipendenti sia per lo scivolo che per la riduzione dell’orario nella logica di premiare le aziende che assumono (staffetta). Infine, nell’ambito del commercio e turismo si prevede un “incentivo per la fuoriuscita dalla cassa covid a ottobre, esonero contributivo al 100% per i dipendenti che vengono riconfermati dopo il blocco dei licenziamenti e la fine della cassa covid”.
– Agenzia DiRE –