Ormai è una conta senza fine. Di ieri la notizia della morte di un operaio di 49 anni a Busto Arsizio (Va), che da qual che sappiamo pare schiacciato da un tornio meccanico. Christian Martinelli, lascia la moglie e due bambine di 7 e 8 anni. Christian era un nostro iscritto, la sua morte allunga la scia tragica di morti sul lavoro in questa stagione di ripresa produttiva. Il nostro sentito cordoglio e la nostra vicinanza va alla famiglia di Christian.
Dobbiamo riportare l’attenzione nelle fabbriche e in ogni luogo di lavoro dalla sola sicurezza legata alla pandemia, alla prevenzione degli infortuni, non possiamo permettere che la ripresa dei ritmi produttivi in corso, sia fatta a scapito della sicurezza, sacrificando vite umane. La pandemia, con la sua scia interminabile di morti ci ha insegnato che sulla sicurezza, in ogni sua declinazione, a partire dai luoghi di lavoro è un bene imprescindibile. Non è accettabile che si esca per andare a lavoro e non rientrare. Non ci sono più scusanti, troppe le parole spese sull’emotività del momento a cui non sono seguite atti concreti. Siamo davanti ad un emergenza nazionale, sono anni che lo ripetiamo senza essere ascoltati.
Vanno messe in campo azioni concrete per evitare che questa ripresa produttiva sia fatta sulla pelle del persone: serve investire perché sia rafforzata e irrobustita l’autorità ispettiva e investimenti economici sia sul piano formativo e culturale, che sulle condizioni e strumentazioni che permettano un lavoro sicuro. Proprio nel recente CCNL dei metalmeccanici abbiamo previsto norme e comportamenti che devono analizzare i rischi e i mancati incidenti, formando su questo le persone, per mettere in atto strategie e comportamenti idonei affinché accada l’irreparabile.
Proponiamo che in ogni azienda metalmeccanica si tenga in questo mese di maggio un incontro straordinario tra sindacato e direzioni per analizzare e prevenire i rischi più legati alla ripartenza delle filiere produttive. Il lavoro dopo la pandemia deve essere più sicuro e non più pericoloso.
Nota stampa Fim Cisl.