La sua storia inizia con una borsa di studio per l’Italia: dall’Olanda si trasferisce nel Bel Paese e poi il destino lo porta a rimanere qui a lavorare e a vivere. Oggi, a distanza di trent’anni, Erik Kooijmans è procacciatore di affari e consulente per le aziende che vogliono investire o avere rapporti commerciali con l’Olanda e ha due figli poco più che ventenni. Pensare a queste due cose insieme, al suo lavoro e ai suoi ragazzi, gli ha fatto accendere una lampadina: “Perché non usare i miei contatti professionali per aiutare i giovani italiani a trovare lavoro all’estero?”. Detto, fatto. Quattro mesi fa Erik, insieme ad altri italo-olandesi conosciuti all’Associazione culturale Italia-Olanda-Fiandre di Bologna, fonda Futuro NL, un progetto che aiuta gli italiani ad orientarsi nella ricerca di un’occupazione nei Paesi Bassi.
Il progetto e le opportunità – “Dopo che gli interessati ci hanno contattato e mandato il curriculum, sottoponiamo loro un foglio introduttivo in cui si spiega che noi non gli garantiremo una collocazione, ma che lo aiuteremo nell’offrirgli consigli sugli aspetti normativi e fiscali, nel dargli indirizzi utili e contatti, anche per trovare una casa o un corso di lingua. Dal candidato ci aspettiamo collaborazione: deve metterci determinazione, energia e voglia di imparare, per esempio approfondendo l’inglese che è essenziale per lavorare nei Paesi Bassi. Cerchiamo di capire il tipo di persona che abbiamo davanti attraverso un colloquio face to face, per noi è molto importante guardare il candidato negli occhi”. Futuro NL è attiva per il momento a Bologna e si può contattare tramite la pagina Facebook dell’iniziativa (www.facebook.com/FuturoNL), ma Erik sta cercando collaboratori che lo aiutino in altre città come Milano e Roma. Inoltre Futuro NL collabora con il consorzio AlmaLaurea e con il gruppo La Fonderia dei Talenti.
Il progetto è completamente non profit e la consulenza è quindi gratuita: “Alcune agenzie di head hunter mi hanno proposto una commissione sul piazzamento del candidato, ma ho rifiutato fin dal primo momento”. In un momento di difficoltà del Paese e soprattutto dei giovani, l’attività di questo collettivo di olandesi appare così come un modo per ricambiare l’ospitalità e la possibilità di costruirsi un futuro che loro stessi avevano ricevuto dall’Italia. Ma quali sono le opportunità di lavoro in Olanda? “Si sta verificando una mancanza di tecnici qualificati come ingegneri meccanici, elettronici, e di artigiani, che nei prossimi 3 anni si stima aumenterà da 50.000 a 150.000 posti vacanti”. Senza contare che i professionisti italiani sono ben visti nei Paesi Bassi e che dunque le occasioni non mancano.
Il racconto di chi è già partito – Nicola Fenderico, 26 anni e una laurea in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare, due mesi fa si è trasferito a Utrecht dove sta svolgendo un dottorato di ricerca: “Per due anni ho avuto la fortuna di lavorare all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ma, sebbene si trattasse di un ospedale dalla riconosciuta eccellenza, la mia carriera di ricercatore in Italia non aveva prospettive. Inoltre ritenevo che fare un’esperienza all’estero sarebbe stata essenziale per la mia crescita personale e lavorativa”. Nicola ci racconta di un Paese dove la selezione avviene sulla base del merito e dove il valore del suo lavoro è riconosciuto dalle persone più comuni perché il mondo accademico è considerato la locomotiva del progresso e fonte indiscussa di ricchezza.
Senza contare la cultura diffusa del risparmio attraverso cui si evita ogni tipo di spreco. “Per quanto riguarda lo stipendio – ci dice poi – certo è più elevato, ma bisogna mettere in conto anche il costo della vita e alcune spese inevitabili come l’assicurazione sanitaria obbligatoria”. Infine Nicola non può fare a meno di parlarci di un grande vantaggio di vivere e lavorare qui: “Olanda significa biciclette, un mezzo di trasporto che rende tutti più liberi, più sani e più ricchi poiché permette di non sprecare tempo, diminuisce l’inquinamento e fa risparmiare rispetto alla macchina ”.