Questa mattina si è svolto il presidio di Fim, Fiom e Uilm sotto al Mise con i delegati dei lavoratori di tutta Italia rappresentativi delle crisi industriali nei settori strategici per l’industria nel nostro Paese. Lo ha dichiarato in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil spiegando che per quanto riguarda le crisi a partire da quelle più urgenti come Whirlpool, Blutec ex Termini Imerese, Acc- ex Embraco e i tavoli di settore su automotive, aerospazio, elettrodomentico e siderurgia, i Ministri Giorgetti e Orlando hanno annunciato che con l’entrata in funzione della task force verranno programmati gli incontri.
La Fiom ribadisce che le crisi non possono aspettare, tanto più che il Governo ha deciso lo sblocco dei licenziamenti per i lavoratori dell’industria già da luglio. Sull’ex Ilva i Ministri hanno dichiarato che nelle prossime settimane, e comunque prima del 13 maggio, verrà perfezionato l’ingresso di Invitalia, con i 400 milioni di euro. Il Governo sta analizzando il piano industriale per capirne la concretezza e da questa verifica dipendono gli investimenti del Recovery Plan sulla siderurgia. Permane, quindi, una condizione di incertezza che peggiora la situazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti, a partire da Taranto, mentre sarebbero necessari investimenti industriali, ambientali e sulla manutenzione .
Stesso stato di incertezza riguarda il sito siderurgico di Piombino, il cui piano industriale è stato respinto. Il Governo sta valutando l’ingresso di capitale pubblico che per noi è condizionato alla salvaguardia di tutta l’occupazione. Riteniamo urgente la convocazione dei tavoli di settore su automotive, aerospazio, elettrodomentico e siderurgia, con la presenza delle imprese e dei sindacati. Le politiche industriali e le politiche per il lavoro vanno discusse insieme.
Le risorse del Recovey Fund devono essere utilizzate per consolidare l’industria e garantire l’occupazione, i piani devono essere condivisi con il sindacato. Pertanto, se nei prossimi giorni non arriveranno le risposte e le necessarie convocazioni, torneremo a mobilitarci”.