L’analisi dei primi dati del preconsuntivo 2020 dell’Istituto, svolta nel corso della seduta odierna del Consiglio di Amministrazione, mette in evidenza risultati in miglioramento rispetto alle previsioni elaborate dopo l’estate scorsa, pur incorporando attività ed erogazioni straordinarie da prestazioni per emergenza Covid.
In particolare, la gestione finanziaria di competenza di parte corrente presenterebbe un miglioramento di circa 10 miliardi di euro rispetto alle previsioni elaborate nell’ambito della variazione del bilancio preventivo deliberata il 1° ottobre 2020 (-15,7 miliardi di euro), riducendo il disavanzo stimato in 6 miliardi di euro. Le grandezze macro del preconsuntivo 2020 (ancora soggette a lievi variazioni per effetto delle operazioni contabili di assestamento) sono così stimate:
- prestazioni complessive pari a € 360 miliardi, con una diminuzione di circa 11 miliardi rispetto alle previsioni di ottobre sul 2020 (€ 371,2 miliardi);
- entrate contributive pari a € 225 miliardi, in aumento di € 4 miliardi rispetto al preventivo 2020 (€ 221,2 miliardi);
- entrate a copertura delle prestazioni poste a carico del bilancio dello Stato (invalidità civile, assegni sociali, prestazioni Covid-19, ecc.) nonché dei disavanzi delle gestioni previdenziali (Cassa Pensioni Stato, ecc.) pari a € 143 miliardi, in diminuzione di € 7 miliardi rispetto al preventivo 2020 (€ 149,6 miliardi).
Il calo delle prestazioni è dovuto, in particolare, al minore utilizzo delle integrazioni salariali da parte delle aziende rispetto alle stime elaborate dall’Istituto e incorporate nel preventivo 2020 che prende in considerazione gli effetti economico-finanziari della pandemia in atto.
Al fine di attenuare gli effetti finanziari che la pandemia in atto ha prodotto sul bilancio dell’Istituto, con particolare riguardo alla flessione delle entrate contributive e all’aumento di prestazioni a sostegno del reddito rispetto al consuntivo 2019, il Governo ha introdotto, con il recente decreto Sostegni, misure volte a rafforzare l’equilibrio finanziario dell’Inps. In particolare, è stato previsto un aumento di 4 miliardi di euro dello stanziamento per le anticipazioni al fabbisogno finanziario delle gestioni previdenziali dell’Istituto, che quindi passa da 7,4 a 11,4 miliardi di euro.
Sul piano amministrativo, i costi di gestione del conto economico 2020 sono stimati in 3,6 miliardi, in calo rispetto al 2019. L’incidenza dei costi di gestione dell’Istituto sul totale delle prestazioni istituzionali effettivamente erogate passa da 1,52% nel 2012 a 1,00% nel 2020.