Dal V Rapporto sulle libere professioni in Italia Anno 2020, realizzato dalla Fondazione Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni emerge che negli ultimi 10 anni il numero dei liberi professionisti sia cresciuto di 300.000 unità. Le libere professioni rappresentano l’unico segmento in crescita all’interno del lavoro indipendente che a fine del secondo trimestre del 2019 raggiungeva il picco massimo con oltre 1 milione 450 mila professionisti stimati dall’Istat. Inoltre, guardando alla variazione del secondo trimestre 2020 vediamo che in media il calo occupazionale generale, dovuto alla crisi economica e sanitaria, rispetto allo stesso periodo nel 2019 è solo del 2%, una discesa contenuta rispetto alla media del 3,7% per i lavoratori dipendenti e indipendenti.
Il numero dei freelance continua a crescere anche grazie al mondo del digitale che offre diversi sbocchi e possibilità. In un periodo di incertezza e transizione come quello odierno sono in molti, soprattutto donne, a decidere di reinventarsi e mettersi in gioco come liberi professionisti individuando una passione o una specifica competenza e sfruttando le opportunità che internet mette a disposizione. È quindi fondamentale distinguersi sia per costruire un’identità professionale e riconosciuta sia per creare un servizio di valore così da riuscire a posizionarsi e ritagliarsi uno specifico target di mercato. Sorge spontaneo chiedersi cosa possa e debba fare un freelance per riuscire a distinguersi e rendere un servizio di valore senza sottrarre tempo al proprio core business, la soluzione è quella di affidarsi a un’assistente virtuale, professione ancora oggi poco conosciuta, e delegare a lei tutte quelle attività di divulgazione e operatività comunicativa.
In cosa consiste il lavoro di assistente virtuale. Monica Spinazzola, assistente virtuale da più di cinque anni, lavora principalmente con libere professioniste online e imprenditrici come: business coach, counselor, fotografe, professional organizer, digital strategist, web designer, consulenti d’immagine, formatrici, dietiste e nutrizioniste. “Nel mio lavoro ci vuole precisione e attenzione ai dettagli, ma senza eccessivo rigore: mi piace instaurare con le mie clienti un rapporto personale, di fiducia reciproca e flessibile. Le aiuto a gestire la strategia di comunicazione e di divulgazione: aggiorno il loro sito, programmo post su Facebook e Instagram e gestisco la newsletter, ma i miei servizi sono anche flessibili e personalizzabili a seconda delle esigenze della singola persona, mi è capitato di gestire, organizzare e moderare webinar per alcune clienti” spiega Monica. Per andare incontro alle esigenze delle sue clienti Monica ha ideato Oxygen Year, un percorso annuale studiato per aiutare le libere professioniste che garantisce un supporto costante nelle tre aree di comunicazione più importanti di ogni business: il blog, la newsletter e i social network, e che permette di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata così che possano concentrarsi sulla mission della propria attività.
“Monica ha colto perfettamente l’essenza del mio business e del modo in cui volevo farlo crescere, mi aiuta a non perdere il filo: ci sono così tante cose che devo gestire, e lei mi aiuta, fa da filtro e mi permette di dedicarmi alle priorità della giornata sapendo che tutto il resto è sotto controllo. La continuità del suo supporto è uno degli elementi che permette al mio business di crescere e a me di conservare energie e buonumore” racconta Gioia, freelance esperta di personal branding, che ha delegato parte della sua strategia di business a Monica. “A volte si crede che l’aspetto operativo sia veloce e trascurabile, ma non è così. Perché anche l’operatività di un business fa parte di una strategia di marketing, del customer care, della comunicazione. Avere Monica al mio fianco significa avere una persona di fiducia a cui affidare senza timore queste cose, con la certezza che saranno fatte con cura, attenzione e precisione” aggiunge Alessia digital strategist.