“La moratoria scade a fine giugno e le banche, attualmente, hanno due possibilità: pretendere il pagamento delle rate oppure mettere a sofferenze i clienti insolventi. Con la crisi attuale è impensabile che imprese e famiglie possano ricominciare a pagare i loro debiti”. E’ quanto denuncia il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando lo studio sulle moratorie, intervistato in diretta a La7 durante la trasmissione Coffee Break.
Fra 100 giorni scadono le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti e le banche – denuncia il sindacato dei lavoratori delle banche – saranno costrette a classificare a sofferenza 1,4 milioni di cittadini (95 miliardi) e 1,3 milioni di aziende (198 miliardi). “Il problema è serissimo – spiega Sileoni – perché impatta socialmente ed economicamente. Se fallisse soltanto il 10% di imprese con i prestiti sospesi, in un istante salterebbero centinaia di migliaia di posti di lavoro. Per risolvere il problema, devono intervenire, con grande incisività e convinzione, governo e Banca d’Italia. Ognuno deve fare la sua parte con determinazione: il governo deve convincere la Commissione europea, la Banca d’Italia deve agire a livello dell’Autorità bancaria europea (l’Eba) di cui fa parte. Non si possono chiedere soldi a chi, oggi, non ne ha”.
Garanzie statali sui prestiti. “Identica proroga – prosegue il segretario generale della Fabi – va chiesta anche per le garanzie statali sui prestiti, anche questa misura scade a giugno. Oltre a prorogare la scadenza, come giustamente sostiene Abi, va allungata la garanzia da 6 anni a 15 anni e va applicata anche per prestiti superiori a 800.000 euro, per le grandi aziende. Questi interventi sono indispensabili per continuare a sostenere il Paese, assicurando liquidità alle famiglie e alle imprese. Bisogna smetterla di rincorrere le situazioni – incalza Sileoni – rincorriamo i tamponi, rincorriamo i vaccini, rincorriamo le altre nazioni sui provvedimenti economici, rincorriamo i gravi problemi sociali del Paese, senza un minimo di lungimiranza. Bisogna, invece, iniziare ad agire anticipando gli eventi” ha aggiunto il segretario generale della Fabi.