A seguito “dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato” durante la trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon, le sigle Filt Cgil, Fil, Cisl e Uiltrasporti annunciano per il 22 marzo la proclamazione del primo sciopero nazionale dalla durata di 24 ore di tutto il personale della filiera di Amazon. Il fermo, quindi, interesserà dagli addetti hub ai magazzini, i reparti di logistica e stoccaggio fino agli addetti alle consegne ovvero i corrieri che consegnano per Amazon.
“La trattativa con Assoespressi sulla piattaforma per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon – sottolineano le organizzazioni sindacali – si è interrotta bruscamente a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato tra le quali la verifica dei turni, dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza”.
In sostanza, secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, “col suo comportamento inaccettabile di latitanza, Amazon manifesta l’indisponibilità cronica a un confronto con le rappresentanze dei lavoratori in spregio alle regole e alle tutele previste dal ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione e a un sistema di corrette relazioni sindacali”.
Accusa in cui Amazon non si riconosce tanto che definisce “non è vero quanto dichiarato dal sindacato in merito al mancato confronto, tanto è vero che si sono svolti due incontri nel mese di gennaio”, replica l’azienda. “Riguardo all’incontro svoltosi ieri con Assoespressi, ci teniamo a sottolineare che per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di fornitori terzi. Perciò – conclude Amazon – riteniamo che i corretti interlocutori siano i fornitori di servizi di consegna, nonché le Associazioni di Categoria che li rappresentano”.