Ogni 2 minuti una persona riceve una diagnosi di diabete. In Italia, 3,27 milioni di persone sono affetti da diabete: 1 persona su 18 e 1 persona su 6 se consideriamo gli over 65. Non solo: 1 milione di persone non sa di avere il diabete e 4 milioni sono ad alto rischio di svilupparlo nel corso della propria vita. Su 10 persone con diabete, il 70% ha più di 65 anni e il 40% ne ha più di 75*.
Una malattia come il diabete ha impatti notevoli sia a livello sanitario, sia a livello economico. Ma semplicemente promuovendo stili di vita sani si potrebbe ridurre il numero di pazienti affetti da diabete di tipo 2 di 1 milione e migliorando le performance nell’assistenza sanitaria territoriale si potrebbero risparmiare, ogni anno, tra 7 e 28 milioni di euro. L’aderenza terapeutica (cioè la capacità di ciascun paziente di seguire le prescrizioni mediche) gioca un ruolo fondamentale, ma il 33,2% non è aderente alla terapia insulinica, il 28% dei pazienti trova difficile assumere la dose di insulina prescritta giornalmente e il 22% dei pazienti riferisce di programmare le attività da svolgere rispetto alla somministrazione della terapia**. Proprio per promuovere comportamenti virtuosi e sensibilizzare sull’importanza dell’aderenza terapeutica nasce All’ultimo minuto, un progetto per conoscere ed affrontare al meglio questa patologia.
Ma quali sono le cause della mancata iniezione di insulina? Da un sondaggio condotto su oltre 500 persone con diabete in terapia con insulina e oltre 960 medici, emerge un quadro piuttosto chiaro: le cause principali della mancata somministrazione di insulina sono legate a problemi logistici legati al fatto di essere troppo occupati, di viaggiare spesso, di saltare i pasti, ma anche a causa di problemi psicologici quali lo stress di associare una iniezione ad ogni pasto o l’imbarazzo di doversi iniettare l’insulina in pubblico***.
Una terapia che può essere somministrata in tempi variabili, con un intervallo di tempo pasto-iniezione ampio e con una minima necessità di monitoraggio della glicemia può essere di grande aiuto e portare maggiore flessibilità nella vita di ciascuna persona.
All’ultimo minuto è un progetto ad ampio respiro che comprende approfondimenti e consigli, una web serie, ma anche percorsi di coaching artistico e la possibilità di condividere la propria storia o conoscere quella di altre persone che affrontano quotidianamente la stessa patologia. Si tratta di uno strumento di comunicazione che potrebbe essere molto utile per migliorare la relazione tra pazienti e medici che potranno condividere informazioni e consigli utili.
All’ultimo minuto, il diabete diventa una bella storia da raccontare e condividere. Il progetto, realizzato con il supporto incondizionato di Novo Nordisk e con il patrocinio di FAND – Federazione Associazione Nazionale Diabetici, si compone di un sito www.allultimominuto-diabete.it all’interno del quale i pazienti troveranno contenuti innovativi e alcune video-interviste a diabetologi, nutrizionisti, psicologi, infermieri e trainer sportivi che forniranno approfondimenti sulla patologia e consigli utili per migliorare la qualità della propria vita.
Non solo. Il sito diventa anche uno spazio d’incontro per sviluppare consapevolezza, accrescere il benessere interiore e, come diretta conseguenza, anche quello fisico. I pazienti potranno scegliere tre percorsi – autobiografia espressiva, visual art e scrittura creativa – per raccontare le loro esperienze e favorire l’ascolto e l’osservazione introspettiva. Le storie più interessanti saranno pubblicate sul sito affinché possano ispirare anche altri pazienti.
Non mancano, infine, momenti che strapperanno un sorriso, grazie ad una web serie che racconta le vicende di Raimondo, Angela, Tommaso e Daniela che hanno imparato a convivere con la loro patologie e a seguire correttamente la terapia insulinica che è stata prescritta dal medico. Quattro storie molto diverse (Raimondo ha 60 anni ed è appassionato di magia, Angela ha 25 anni ed è una food blogger, Tommaso è un giovane e promettente calciatore, Daniela è una guida turistica di 45 anni) accumunati dalla stessa malattia – il diabete – che però non ha impedito loro di condurre una vita normale grazie a terapie specifiche e flessibili, che possano adattarsi alla quotidianità di ciascuno.
All’ultimo minuto vede coinvolti 5 diabetologi (Concetta Irace, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, Ettore Petraroli, Specialista Diabetologo C.A.D di Capua, Renata Ghelardi, Responsabile del Centro di Diabetologia dell’ASST Melegnano-Martesana, Ilaria Dicembrini, Endocrinologa della Sod Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e Marcello Monesi, UOC Diabetologia territoriale – Casa della Salute San Rocco, AUSL Ferrara) e altri quattro professionisti (Valentina Rossi, Psicologa, psicoterapeuta, sessuologa – Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, Severina Guida, Nutrizionista del C.A.D pubblico di Capua, Rodolfo Galimberti, Osteopata DO, laureato in scienze motorie, personal trainer fitness metabolica e Raffaella Fiorentino, Infermiere presso A.O.U MaterDomini Catanzaro).
Nota stampa Novo Nordisk.