Si è da poco concluso al MiSE l’incontro tra il neo-ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il neo-ministro del Lavoro Andrea Orlando e le organizzazioni sindacali alla presenza dei Segretari generali Cgil, Cisl, Uil e dei Segretari generali dei metalmeccanici. Lo hanno comunicato in una nota la Segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan e il Segretario generale Fim Cisl, Roberto Benaglia.
Il Ministro Giorgetti intervenendo ha sottolineato come la necessità per sistema industriale italiano di avere l’acciaio necessario per intercettare la ripresa impone di trovare una soluzione per Taranto che sia sostenibile ambientalmente, ci sono le risorse necessarie per farlo dentro il recovery plan. La priorità del governo è l’ambiente ma serve una strategia nazionale. Mentre per quanto riguarda la cassa integrazione si sta discutendo in queste ore il per poterla inserire al più presto nel decreto economico, sottolineando come entro il mese di marso si debba raggiungere un accordo con il sindacato.
Per la Segretaria generale Cisl Annamaria Furlan: “possiamo dire che è stato un incontro costruttivo. Il governo ha ribadito come la produzione di acciaio sia strategica nel nostro Paese. Attraverso il recovery plan dobbiamo immaginare un paese che riprende a crescere e dentro questa ripresa l’acciaio sarà fondamentale. Per noi è importante il fatto che il Ministro abbia confermato l’accordo di dicembre scorso del precedente governo e quindi l’ingresso di Invitalia nella compagine societaria e gli investimenti necessari. Certo ci preoccupa la sentenza del Tar ma aspettiamo la decisione finale”.
Per Roberto Benaglia leader della Fim: “l’incontro odierno ha permesso di rimettere in fila le necessità e priorità che abbiamo difronte alla vertenza ex-Ilva che vive oggi nella massima incertezza. Adesso serve concretezza di questi impegni politici e ritornare ad un tavolo contrattuale che costruisca le condizioni per un accordo sindacale”.
Per Francesca re David della Fiom Cgil: “dal primo incontro sulla vertenza Arcelor Mittal, ex Ilva, con i Ministri allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Lavoro Andrea Orlando sono emerse, oltre alla preoccupazione condivisa per una vicenda che vede ancora lontana una soluzione definitiva, alcune conferme ed alcuni impegni che possiamo considerare in qualche modo significativi. Il primo riguarda la riaffermazione della siderurgia, della produzione di acciaio, come settore strategico per l’insieme dell’industria manifatturiera e quindi per il Paese. Si conferma la scelta dell’ingresso di capitale pubblico in Arcelor Mittal e l’impegno ad incontrare nei prossimi giorni sia l’Amministratore Delegato Lucia Morselli sia l’AD di Invitalia per ribadire la necessità di dare corso rapidamente agli assetti societari definiti nell’accordo del 10 dicembre su cui si è espresso favorevolmente anche l’Antitrust Europeo. I Ministri hanno poi convenuto sulla necessità di colmare rapidamente il deficit di confronto sul piano industriale, determinato da una evidente responsabilità di Arcelor Mittal. Nelle condizioni date non è immaginabile arrivare ad un accordo sindacale sullo stesso entro il 31 marzo e soprattutto si rischia di non cogliere il legame tra gli obiettivi del piano industriale e le scelte che si vanno definendo all’interno del Recovery Plan che avranno delle ricadute rilevanti su Taranto e più in generale sulle possibilità di innovazione tecnologica ed impiantistica nella produzione sostenibile di acciaio nel nostro Paese. Infine è stato anche confermato l’impegno di intervenire con un emendamento sul prossimo decreto economico per un’integrazione salariale dei lavoratori in cassa in regime di amministrazione straordinaria. Dopo l’incontro di oggi, attendiamo gli sviluppi e confermiamo che sarà comunque necessario un incontro in tempi ravvicinati con Arcelor Mittal, Invitalia e il Governo per dare corso agli impegni presi”.