È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto MIT in materia di accertamento delle modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli e aggiornamento della carta di circolazione.
Il decreto individua le tipologie di intervento sui veicoli (Sostituzione serbatoio GPL del sistema di alimentazione bifuel o monofuel; Installazione gancio di traino sui veicoli M1 e N1; Installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni di guida; Installazione adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti disabili- Pomello al volante; Centralina comandi servizi; Inversione pedali acceleratore-freno nella configurazione speculare a quella originaria; Spostamento leve comandi servizi ; Specchio retrovisore grandangolare interno; Specchio retrovisore aggiuntivo esterno), che, ai sensi dell’art. 78 del Codice della Strada, non richiedono gli accertamenti e la visita presso gli uffici della motorizzazione civile, ma il solo aggiornamento della carta di circolazione. Le modifiche costruttive e funzionali sono effettuate dalle officine accreditate presso il competente ufficio della motorizzazione civile, e identificate tramite un codice alfanumerico.
Ultimato l’intervento, l’officina rilascia una dichiarazione utilizzando apposita modulistica (Allegato B del decreto in oggetto) che attesta il completamento dei lavori. Se previsto dalla normativa, l’officina è tenuta a rilasciare anche la certificazione di origine della componentistica installata annotandola su un apposito registro, unitamente ai dati tecnici del veicolo oggetto dell’intervento.
Con riferimento alla modalità di aggiornamento della carta di circolazione, l’articolo 3 del decreto specifica che entro trenta giorni dalla data di realizzazione delle modifiche il proprietario del veicolo presenta all’ufficio della motorizzazione competente, rispetto al luogo in cui si trova l’officina che ha eseguito il lavoro, l’istanza di aggiornamento della carta di circolazione. Se la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione viene effettuata per il tramite di uno studio di consulenza automobilistica, questo ha l’obbligo di conservare per i successivi cinque anni copia dell’istanza in caso di controlli da parte dell’autorità competente.
Gli uffici della motorizzazione civile effettuano controlli a campione sulle officine per controllare che le operazioni siano state effettuate nel rispetto della normativa. In caso in cui venga accertata un’irregolarità da parte dell’officina che ha effettuato la modifica, si procede al ritiro del codice identificativo che abilita a effettuare modifiche ai veicoli. Con riferimento agli studi di consulenza, si prevedono controlli a campione per la verifica della corretta archiviazione delle pratiche. In caso di accertata violazione si procede con la segnalazione all’autorità competente.