In tutto il Paese sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori degli appalti, molti di loro garantiscono i servizi essenziali. Stiamo parlando dei lavoratori che garantiscono la manutenzione degli ospedali, dalle caldaie ai macchinari. Stiamo parlando dei lavoratori delle installazioni telefoniche che vanno casa per casa a riparare e rimettere in connessione le linee. Stiamo parlando dei lavoratori della manutenzione tanto preziosa delle scuole. E’ quanto dichiara in una nota il segretario nazionale Fiom Cgil, Barbara Tibaldi.
Questi lavoratori – spiega Tibaldi – non sono contemplati nel piano dei vaccini anti Covid-19, abbiamo la necessità di mettere in sicurezza tutto il personale sanitario. All’interno degli ospedali ci sono lavoratori che svolgono attività altrettanto essenziali per il funzionamento delle strutture ma non saranno vaccinati.
Abbiamo scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Commissario Straordinario Domenico Arcuri per tutelare chi lavora in modo più precario ma non per questo meno indispensabile. Abbiamo bisogno di costruire un Paese che non lasci indietro nessuno, nessun lavoratore e nessun cittadino. La difesa e la protezione della salute, oltre che dei diritti sul lavoro, per Fim, Fiom e Uilm rappresentano una priorità.
E’ per questa ragione che, a partire dal diritto alla salute di tutti i lavoratori, abbiamo mandato questa lettera. Auspichiamo di ottenere una risposta e che anche dall’allargamento del piano vaccino parta un’idea di un Paese che non esclude nessuno e che non crea disuguaglianze nei diritti, primo tra tutti il diritto alla vita, conclude Tibaldi.