Turismo e Cultura asset strategico per uscire dalla crisi e per la ripresa del Paese mantenendo una visione d’insieme; dal nuovo Esecutivo necessaria massima attenzione ad un sistema che nel suo complesso vale il 13% del PIL. La Filcams, categoria della Cgil del Turismo, ritiene indispensabile avviare con immediatezza un tavolo tra nuovo Governo e Parti sociali per affrontare la drammatica situazione in cui ormai da un anno versano più di tre milioni di lavoratori e 500 mila imprese e per dare una prospettiva sostenibile alla filiera. Una filiera che fino al 2019 era in forte crescita, uno dei settori trainanti anche per l’occupazione di donne e giovani.
Fabrizio Russo, segretario nazionale responsabile del settore, in una nota spiega che “ora la priorità è provvedere tempestivamente con i dicasteri competenti alla proroga degli ammortizzatori sociali e del divieto di licenziamento, la cui scadenza è prevista per la fine del mese di marzo, con l’obiettivo di salvaguardare occupazione e professionalità senza le quali sarebbe impensabile una ripresa delle attività”. Nel 2020, nonostante gli ammortizzatori e la timida ripresa estiva, si sono perse 230 mila posizioni lavorative. Perdurando la situazione attuale le perdite prevedibili arrivano a 500 mila lavoratori, soprattutto nelle città e nelle aree montane. Ma se venissero meno gli ammortizzatori questo dato sarebbe destinato a raddoppiare.
“Gli effetti devastanti dell’emergenza pandemica hanno colpito gravemente e senza eccezioni ristorazione, alberghi, tour operator e agenzie di viaggi, luoghi della cultura e poli museali, terme, fiere e convegnistica”, continua Russo, “e a farne le spese sono state innanzitutto le centinaia di migliaia di lavoratori, donne e giovani, già in condizione di forte precarietà; rappresenta quindi ugualmente un’urgenza definire tutele e indennità adeguate anche per i tanti, lavoratori stagionali, a chiamata, somministrati, a termine, in appalto, terziarizzati, esternalizzati, stagisti, i cosiddetti “esclusi” della filiera”.
“È essenziale”, conclude il segretario della Filcams, “avviare nel contempo un confronto con il nuovo Governo su investimenti e sviluppo, a partire dai miliardi di euro stanziati attraverso il Recovery Fund per il settore, e rispetto alla definizione di un nuovo modello sostenibile di sistema turistico che ponga come prioritario il tema della stabilità e quindi della qualità dell’occupazione, che rappresenta anche la qualità del nostro prodotto turistico nel Mondo; per quanto ci riguarda, la nuova normalità non può riportarci a Turismo e Cultura pre-pandemia” .