Sui tasti bianchi e neri ha lasciato che le sue mani esprimessero più sentimenti che parole e oggi ne conserviamo il prezioso ricordo che ha lasciato ad un’intera generazione innamorata del jazz.
Chick Corea, genio del jazz americano si è spento a 79 anni a causa di una rarissima forma di cancro. Il pianista dal legame viscerale con l’Italia, all’anagrafe è registrato come Armando Antonio Corea, nome italiano che lo lega con un doppio nodo al nostro Bel Paese.
Vincitore di 22 Grammy Awards, ha vantato delle più grandi collaborazioni musicali, partendo da Miles Davis, Herbie Hancock, Gary Burton, Bobby McFerrin, fino all’amicizia con Pino Daniele.
Un post pubblicato dal suo staff su Facebook annuncia la dolorosa dipartita: “Con grande tristezza che annunciamo che il 9 febbraio Chick Corea è venuto a mancare all’età di 79 anni, per una raga forma di cancro che è stata scoperta solo di recente”.
Tutto l’amore per la sua musica è caduto come pioggia anche sulla sua vita privata: marito, padre, nonno eccellente che con la sua passione ha coinvolto chiunque nel suo mondo colorato di jazz.
Dopo una vita di concerti, applausi e gran “rumore”, adesso la famiglia si chiude nel silenzio chiedendo di rispettare questo momento di dolore.
“È con grande tristezza annunciamo che il 9 febbraio Chick Corea è venuto a mancare all’età di 79 anni, per una rara forma di cancro che è stata scoperta solo recentemente. Nel corso della sua vita e della sua carriera, Chick si è innamorato della libertà e del divertimento di creare qualcosa di nuovo e di giocare ai giochi che fanno gli artisti. Era un marito, un padre e un nonno adorato e un grande mentore e amico di tanti. Attraverso il suo corpo di lavoro e i decenni che ha trascorso in giro per il mondo, ha toccato e ispirato la vita di milioni di persone. Anche se sarebbe stato il primo a dire che la sua musica ha detto più di quanto le parole possano mai, ha comunque avuto questo messaggio per tutti coloro che conosceva e amava, e per tutti coloro che lo hanno amato: “Voglio ringraziare tutti coloro che lungo il mio viaggio hanno contribuito a far accendere gli incendi della musica. Spero che coloro che hanno l’inkling di suonare, scrivere, esibirsi o meno, lo facciano. Se non per te stesso, allora per tutti noi. Non è solo che il mondo ha bisogno di più artisti, è anche solo molto divertente.′′ E ai miei fantastici amici musicisti che sono stati come una famiglia per me da quando vi conosco: è stata una benedizione e un onore imparare e suonare con tutti voi. La mia missione è sempre stata quella di portare la gioia di creare ovunque potessi, e di averlo fatto con tutti gli artisti che ammiro così cari-questa è stata la ricchezza della mia vita. La famiglia di Chick apprezzerà ovviamente il rispetto della loro privacy in questo difficile momento di perdita”. Fa sapere lo staff del musicista
Figlio della nostra terra, dall’animo piccante come la Calabria e le mani profumate d’arancia come la bella Sicilia a cui ha dedicato un’inedita versione di “Sicily” di Pino Daniele.
“La famiglia di mio nonno è di Albi, Catanzaro. Quella di mia nonna, Zaccone, di Messina”, aveva raccontato in un’intervista a Repubblica.
Storie d’amore e d’immigrazione: i suoi nonni erano emigrati a Boston dove hanno dato alla luce i suoi genitori: “Credo che tutti volessero diventare americani ad ogni costo”.
Del legame con Pino Daniele disse: “Sono fiero della mia collaborazione con Pino, e del suo arrangiamento. Eseguirò anche questo pezzo, lo giuro”. E così il 2016 regalò all’Arena Flegrea di Napoli, il suo primo omaggio al cantautore napoletano, con cui oggi probabilmente, staranno già facendo buona musica “oltre mondo”.