Assunti dall’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro) nel 2019, ad oggi si ritrovano con un contratto in scadenza il prossimo 30 aprile e che probabilmente non verrà rinnovato. Si tratta del futuro incerto degli oltre 2.700 navigator assunti per aiutare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza – allora appena introdotto dal Governo gialloverde – a trovare un lavoro.
In loro sostegno sono intervenute le sigle sindacali Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp che hanno chiesto, oltre alla proroga dei contratti, anche una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di Anpal e nuove assunzioni nei centri per l’impiego.
La manifestazione dei navigator. Nel frattempo i navigator, in vista di un futuro incerto con una prospettiva tutt’altro che rosea, sono scesi in piazza a Roma, davanti a Montecitorio e in diverse città d’Italia per rivendicare i propri diritti: “Dalla parte dei più fragili con parole e fatti”, recita un cartello esposto durante la manifestazione dagli stessi navigator che chiedono il rinnovo del contratto prossimo alla scadenza.
L’appello di una navigator. “Al momento di prospettive ne abbiamo poche perché il 30 aprile scadrà il nostro contratto. Noi però siamo qui perché vogliamo essere parte delle politiche attive”, afferma Rossella, una dei navigator scesi in piazza, in un video postato su Twitter dalla Cgil di Napoli. “Se ne parla tanto – continua Rossella – e se ne parlerà ancora di più soprattutto alla luce della crisi che il Covid-19 ha lasciato, soprattutto perché a breve ci sarà il termine del blocco dei licenziamenti e siamo sicuri che tante persone avranno ancora bisogno di aiuto”.