Dopo il girone d’andata, il campionato sembra aver emesso un indiscutibile verdetto: sono tornate le “sette sorelle”. Una definizione coniata nei primi anni 90 quando la Serie A esprimeva un grande equilibrio complessivo e squadre capaci di dominare in Europa e nel mondo.
Massime espressioni di quella supremazia furono il tris del 1990, anno in cui le squadre di casa nostra vinsero la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale (Milan), la Coppa Uefa (Juventus) e anche la Coppa delle Coppe (Sampdoria), Nel 1994-1995 la finale di Coppa Uefa vide di fronte addirittura due squadre italiane: Juventus e Parma (vincitrice del trofeo).
Oggi Fiorentina e Parma sono state sostituite da Atalanta e Napoli in un campionato senza un vero padrone che in 10 punti raggruppa sette squadre. In questa situazione di grande equilibrio, anche un mercato di gennaio pesantemente condizionato dalla pandemia, poteva costituire uno strumento importante per integrare le rose e liberarsi di alcuni giocatori non più funzionali ai progetti tecnici. Andiamo a vedere come è andata per le nuove “sette sorelle”.
Milan: la capolista non vuol lasciare nulla di intentato per portare il titolo a Milanello e quindi sono arrivati un centrocampista versatile come Meité dal Torino, il guerriero plurititolato ma attualmente svincolato Mandzukic e dal Chelsea il giovane difensore Tomori che ha ben impressionato nelle prime uscite. Hanno lasciato il Milan: Duarte, Conti, Colombo, Musacchio, Capanni. Voto: 8
Inter: la difficile situazione di bilancio non ha permesso alcun movimento. Hanno lasciato Appiano Gentile Nainggolan che è tornato in prestito nell’amata Cagliari e il giovane attaccante Esposito, mandato a farsi le ossa a Venezia. Voto: 4
Roma: Dzeko non è partito e se recupera il rapporto con Fonseca può essere una formidabile arma in più per la Roma che non è riuscita a cedere giocatori come Fazio, Juan Jesus, Pastore, Santon. I capitolini hanno chiuso due ottime operazioni con il ritorno di ElShaarawy, svincolato e con una gran voglia di giocare, e l’arrivo dalla squadra americana dei Dallas del giovane terzino Reynolds di cui si dice un gran bene e che era nel mirino della Juve. Voto: 7
Juventus: operazioni di piccola entità per i bianconeri che hanno ceduto Khedira all’Herta Berlino e movimentato soprattutto giovani per l’Under 23. Da tenere d’occhio Rovella, lasciato al Genoa fino a giugno e il francese Dabo arrivato dal Nantes. Voto: 5
Napoli: i partenopei sono in un momento non sereno con Gattuso messo in discussione e hanno alleggerito la rosa cedendo giocatori non più funzionali come Milik, passato al Marsiglia dopo la tormentata estate che l’ha visto ad un passo dalla Roma, Llorente ceduto all’Udinese e Malcuit in prestito alla Fiorentina. Nessun nuovo arrivo. Voto: 4
Lazio: un’operazione che guarda all’immediato e una al futuro per il ds Tare che ha preso dal Milan l’esperto difensore Musacchio e, dai serbi del Čukarički il giovane terzino ventenne Dimitrije Kamenović che ha già diverse presenze nelle nazionali giovanili. Si aggregherà alla squadra biancoceleste la prossima stagione. Nessuna cessione eccellente. Voto: 6
Atalanta: una maestra del mercato come la squadra bergamasca ha rinforzato il centrocampo con due acquisti intelligenti come il nazionale danese Maehle, proveniente dal Genk, che può giocare anche in difesa e l’incursore Kovalenko che arriva dallo Shaktar ed è nazionale ucraino. Cessione pesante quella del Papu Gomez, uno degli artefici del miracolo atalantino, ormai in rotta con Gasperini. Voto: 7,5