È una Luna Rossa splendente quella che stanotte nel Golfo di Hauraki in Nuova Zelanda ha abbagliato gli americani di American Magic, espressione del New York Yacht Club, battuti complessivamente per quattro regate a zero, guadagnandosi così l’accesso alla finale della Prada Cup, trofeo destinato allo sfidante ufficiale della Coppa America.
Ad attendere il team italiano, a partire dal 13 febbraio, saranno gli inglesi di Ineos Team UK, vincitori imbattuti nei round robin e capitanati da Sir Ben Ainslie, il velista più titolato nella storia delle Olimpiadi, con quattro medaglie d’oro e una d’argento vinte nelle categorie Laser e Finn. Il vincitore della sfida affronterà Team New Zealand per conquistare la Coppa America.
Una vittoria di grande suggestione quella ottenuta dal team di Luna Rossa, considerato l’enorme prestigio del New York Yacht Club che detiene il record assoluto di 25 vittorie complessive in Coppa America nonché la striscia vincente più lunga nella storia dello sport, lunga 132 anni. La coppa è infatti il trofeo più antico nel mondo dello sport per il quale si compete tuttora essendo nata nel 1851. A vincere la prima edizione fu proprio il New York Yacht Club con lo yacht America che diede così il nome alla competizione. La denominazione originaria era infatti “Coppa delle Cento Ghinee” perchè tanto era costata.
Il team italiano ha dimostrato tutto il proprio valore in condizioni di vento estremamente variabili, ancora più impegnative per barche velocissime come gli AC75, che non perdonano alcun errore, come dimostrato proprio dall’incidente capitato ad American Magic nella regata del primo round contro Luna Rossa, nel quale la barca statunitense si è ribaltata rischiando di affondare. Un episodio che potrebbe aver lasciato strascichi nella squadra americana, dal punto di vista tecnico e psicologico, con Luna Rossa impeccabile nell’approfittarne.
Le regate si sono svolte nel campo A, nella zona Nord, davanti alla costa di Takapuna, con venti tra i 10 e i 12 nodi da nord-nord ovest che hanno caratterizzato l’intero pomeriggio. Nella prima regata Luna Rossa entra dalla parte sinistra dell’entry box, e si dirige subito sul lato destro. Gli americani entrano da destra. Nel pre-start American Magic riesce ad ottenere il sottovento. La partenza di entrambi è on time mura a dritta verso il boundary di sinistra. Luna Rossa è sopravvento e riesce a controllare gli americani che sono costretti a virare verso destra. Già nella prima bolina la barca italiana costruisce il vantaggio che va ad incrementare per tutta la regata, con distacchi ad ogni gate che oscillano tra i 20 e i 40 secondi. La prova si chiude con Luna Rossa che taglia il traguardo infliggendo 35 secondi di distacco agli americani.
Nella seconda regata Luna Rossa vince la partenza mure a dritta, costringendo American Magic a virare e rimanere sulla destra del campo. Già nella prima bolina gli americani sono un centinaio di metri dietro. Al primo gate il distacco è di 45 secondi. Nel lato di poppa, Luna Rossa naviga pulita con manovre impeccabili. Gli americani iniziano ad avere evidenti problemi nella conduzione, costretti più di una volta a oltrepassare il boundary e prendere penalità. Il distacco aumenta e la regata si chiude dopo 6 lati, con Luna Rossa in vantaggio abissale di oltre 2 minuti e mezzo.
Molto soddisfatto del risultato e della prestazione Max Sirena, skipper e team director: “I ragazzi hanno portato benissimo la barca, alla perfezione, come avevamo programmato nella pretattica prima della regata. In tutte e due le partenze sono stati molto bravi a controllare l’avversario. Era una giornata non semplice, il vento era molto rafficato e in poppa era difficile mantenere il controllo. La cosa che ci dà più soddisfazione sono le performance della barca ed il modo di comunicare a bordo che stanno migliorando molto. È solo il primo step da domani pensiamo alla finale che sarà difficilissima, quindi testa bassa e concentrati.”
Dopo gli storici traguardi raggiunti con lo skipper Francesco De Angelis, Luna Rossa continua a tenere alta la bandiera dell’Italia nella vela ed è pronta a scrivere un’altra pagina gloriosa della propria storia. Riusciranno i fortissimi britannici a spezzare il sogno di Patrizio Bertelli, patron di Prada e grande demiurgo del team italiano?