“Il concorso straordinario della scuola secondaria per 32mila posti non doveva assumere un carattere escludente: una volta che è stato appurato che gli insegnanti, in alto numero ultraquarantenni, sono stati utilizzati e ‘sfruttati’ per lungo tempo, non si doveva dire che la loro prospettiva di vita professionale era bruciata”. Lo ha detto l’avvocato Walter Miceli durante la conferenza stampa organizzata oggi dall’Anief a seguito del parere del Comitato europeo dei diritti sociali sul precariato con cui si è evidenziata la violazione dell’articolo 1, paragrafo 2, della Carta sociale europea.
Secondo il legale, che opera per difendere i diritti dei precari, a questo punto “si impugneranno gli esiti di tutti i docenti esclusi dal concorso riservato. Inoltre, si procederà una domanda di risarcimento per abusivo e reiterato dei contratti a termine. A seguito della posizione presa Comitato europeo dei diritti sociali serve ora un intervento del legislatore per aprire un canale di reclutamento riservato”, ha concluso Miceli.
Secondo il Comitato europeo dei diritti sociali, il comportamento dei governanti italiani che si sono succeduti rappresenta “un’ingerenza sproporzionata nei loro diritti di guadagnarsi da vivere in un’occupazione liberamente intrapresa”: una posizione netta che giunge nell’anno dei record di posti vacanti e disponibili, con 210 mila contratti di supplenza annuali sottoscritti e diversi ancora da assegnare. Un numero impressionante di supplenze: corrispondono agli abitanti di Venezia.