La cattura e la deportazione in un campo di concentramento in Germania di Giuseppe Bresolin, un militare italiano nato nel 1914 e scomparso nel 1997: è questa la storia “scoperta” in un fascicolo di pensione, conservato nell’archivio della direzione Inps di Treviso, da cui è riemerso un foglio matricolare dell’Esercito Italiano che ha permesso di ricostruire una storia di deportazione nel campo di concentramento Stalag VIII/A in Slesia, cittadina al confine tra Germania e Polonia. Sopravvissuto alla deportazione, il signor Bresolin è stato insignito della Croce al merito di guerra. Lo comunica l’Inps in una nota.
Ed è questa storia che, in occasione della “Giornata della Memoria”, è diventata il fulcro di una cerimonia in ricordo di tutte le vittime dell’olocausto tenutasi oggi, alle ore 10.30, presso l’Agenzia di Montebelluna (TV), alla presenza del Direttore Regionale Antonio Pone e di altri rappresentanti dell’Istituto, del generale di Brigata Ugo Cilla e, in videocollegamento, del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, per consegnare il documento alla famiglia Bresolin. Erano inoltre presenti il sindaco di Montebelluna Elzo Severin, e gli Assessori Antonio Romeo e Maria Bortoletto.
La notizia del ritrovamento del documento era stata accolta con commozione dai familiari del Sig. Bresolin, i quali non avevano mai saputo in che campo di concentramento fosse stato internato, data la sua riservatezza sul periodo vissuto. Il documento, oltre al valore umano e simbolico, costituisce anche testimonianza del grande valore storico e culturale del patrimonio archivistico dell’Istituto e del suo legame con la storia del Paese e con i suoi cittadini.
Durante la cerimonia, il foglio matricolare dell’Esercito Italiano nella sua forma originale è stato consegnato dal Direttore dell’Agenzia di Montebelluna, Stefano Girotto, ai figli ed ai famigliari di Giuseppe Bresolin ai quali è stata anche consegnata una copia della Croce di Guerra, che la famiglia non riusciva più a trovare. La cerimonia è inoltre avvenuta proprio nel giorno del compleanno del Sig. Bresolin, che era nato il 27 gennaio 1914, coincidenza che ha reso ancora più sentito l’evento.
Il General di Brigata Ugo Cillo, consegnando alla famiglia una copia della croce di guerra, già a suo tempo conferita al militare, ha inoltre insignito Giuseppe Bresolin come “Distintivo d’onore per i patrioti Volontari della Libertà”, riconoscimento che viene conferito a chi, internato militare, si rifiutò di collaborare con i nazi-fascisti.
Il Presidente Tridico, in collegamento video da Roma, ha commentato “Il valore di questo momento e della Giornata della Memoria è soprattutto nel continuare ad mantenere il ricordo e trasmetterlo al domani, affinché non si dimentichino gli orrori e i disvalori della prevaricazione violenta, drammatica messa in atto in questa buia pagina di storia della Seconda guerra mondiale. Quegli anni trovano memoria e storia, come in questo caso, anche negli archivi dell’Istituto, ed è un dovere oltre che un onore contribuire a mantenerne il senso. Essere qui, incontrando la famiglia Bresolin, ci ricorda il valore di essere nelle comunità e per le comunità, nello spirito della lunga storia dell’Istituto al servizio del Paese”.
Il sindaco ha ringraziato il presidente Tridico, il generale Cillo e tutti i dipendenti dell’Istituto per la dedizione e la responsabilità nel loro servizio della comunità, ricordando come Montebelluna nella prima e nella seconda guerra mondiale sia stato territorio particolarmente coinvolto insieme ai suoi abitanti, per i quali preservare la memoria storica ha un valore estremamente importante.