Ogni settimana il fascicolo “Sanremo” si aggiorna di novità e cambi di programma. Fino a pochi giorni fa, Amadeus ha confidato a RTL 102.5 di essere pronto a considerare l’idea del Festival di Sanremo con un pubblico presente e pagante a cui far fare una quarantena su una nave da crociera ( Leggi qui).
Ma non sempre le idee si incontrano con la loro “fattibilità”. Sul tema è intervenuto il prefetto della città di Sanremo che ha escluso ogni possibilità di attuare una simile proposta.
Alberto Intini fa sapere: “Sanremo 2021 non sarà un evento pubblico. Non vi è alcuna ipotesi di presenza di pubblico né pagante, né su inviti”.
A questo punto in rete circolano già voci sulle alternative che renderebbero questo Sanremo il più possibile simile alle edizioni precedenti (con un grande sforzo di immaginazione!!).
Una delle soluzioni potrebbe essere quella di ingaggiare un ridotto numero di figuranti (come sta già facendo C’è posta per te, Detto Fatto, I soliti Ignoti), che parteciperebbero alle 5 serate del Festival. Ma potrebbe essere interessante valutare la partecipazione di un numero ristretto di persone vaccinate e di medici, primi eroi di questa pandemia.
L’idea non solo potrebbe essere di “aiuto” alla campagna vaccinale, ma soprattutto regalerebbe a chi in questi mesi è stato impegnato in prima linea, una serata “premio” di grande intrattenimento. Chiaramente queste sono solo voci di corridoio, da parte della Rai non ci sono ancora conferme o possibili alternative al caso.
Si rinuncerebbe anche alla mondanità che orbita attorno all’intero Festival, infatti il Palafiori rimarrà inattivo o usato come supporto per attività propedeutiche al distanziamento.
Anche la sala stampa resterà chiusa, sono favoriti collegamenti online e una sola conferenza stampa in presenza con massimo 80 giornalisti.
Quest’anno potrebbero non esserci interviste in presenza e con molta probabilità saranno annullate anche le storiche passerelle degli artisti, per evitare assembramenti.
Intanto il Presidente di AFI, Sergio Cerruti, insieme a FIMI e PMI, ha scritto una lettera al Ministro Roberto Speranza, a Domenico Arcuri (Commissario Straordinario per l’emergenza Covid) e a Fabrizio Salini, Amministratore Delegato RAI, per avere risposte certe sull’operatività del Festival.
La lettera
“Chiediamo al ministro Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico di intervenire quanto prima per definire le linee guida necessarie a garantire la sicurezza sanitaria del Festival di Sanremo. La scelta di confermare la kermesse per il prossimo mese di marzo, senza un chiaro protocollo, è eticamente sbagliata. Non si può rischiare con la salute delle persone. Con una pandemia di questa portata sarebbe stato opportuno posticipare il Festival nei mesi estivi o a settembre, in considerazione del fatto che non sono state ancora individuate le procedure per garantire la salute di tutti gli artisti, degli operatori e del pubblico in sala. Che cosa succederebbe se un cantante si dovesse ammalare? Chi ne risponde? La Rai è un servizio pubblico e non può avere autonomia di scelta su una manifestazione come il Festival, durante una pandemia che, a marzo, non sarà finita, anzi già si teme la terza ondata”.
Sono ancora molti gli argomenti aperti sul tavolo della Rai. Qualcuno avrebbe ipotizzato anche di “convertire” il Festival di Sanremo in “Festivalbar”, spostando la kermesse in estate, ma i vertici sembrerebbero non aver alcuna intenzione di spostare la data del Festival.