Si chiama ElasticDot, è stata fondata nel mese di gennaio 2013 e solo poche settimane dopo ha ricevuto il suo primo finanziamento del valore di 100mila euro: l’impresa milanese fondata da Daniel Marzini (CEO) e Stefano Gessa (CTO) guarda al futuro con ottimismo e con un progetto di espansione, che interesserà il Sud Europa.
Daniel, esperto di Data Center Internet, con esperienze di progettazione, gestione e mantenimento di architetture internet per importanti realtà imprenditoriali e Stefano, esperto nella gestione di sistemi internet ad alta scalabilità e nella programmazione di sistemi distribuiti, possiedono un notevole bagaglio di esperienze professionali e pochi mesi fa, spinti da un’esigenza concreta, hanno deciso di dare vita a ElasticDot, un servizio di hosting ottimizzato per WordPress.
L’avvio di un’impresa e le difficoltà – “Dal punto di vista professionale e personale – spiega Daniel – nel momento in cui si avvia un’impresa, è molto importante (oserei dire fondamentale e uno dei passi necessari) avere anche altre esperienze lavorative alle spalle: un background solido, infatti, aiuta soprattutto per la parte legata alla gestione e al management, che non sono da sottovalutare e rappresentano aspetti imprescindibili. Oggi, se riflettiamo, il termine startup è molto di moda, ma non dobbiamo dimenticarci che la parola “startup” identifica la fase iniziale di un’azienda ed è una delle fasi più complesse e delicate, perché è il momento in cui ci si gioca tutto e che deciderà il futuro di un’azienda. Proprio per questo motivo le difficoltà sono sempre in agguato e bisogna essere capaci di vendere, di gestire persone, task e il rapporto con gli investitori. Inoltre, non ci si deve dimenticare che non si è mai capi di se stessi: se non c’è l’investitore, c’è la banca che a fine mese ti chiede come sta andando. Saper gestire tutto questo con calma e pazienza è una parte molto difficile del mestiere di imprenditore e richiede ovviamente un’esperienza professionale precedente.”
Il progetto – “ElasticDot è una piattaforma di hosting per WordPress, ovvero è in grado di ospitare i siti scritti con WordPress, che è ad esempio il sistema utilizzato da Il Fatto Quotidiano per pubblicare la sua edizione online – continua Daniel – Per capirne l’importanza teniamo presente che questo software è utilizzato per produrre il 20% dei siti internet che viviamo quotidianamente.
ElasticDot, nello specifico, permette di ospitare il sito e pubblicarlo in Rete, senza doversi preoccupare di qualsiasi genere di complicazione sistemistica. La piattaforma, infatti, è totalmente automatizzata e non c’è bisogno di sviluppatori, consulenti e sistemisti. Pensando a un caso concreto possiamo dire che, ad esempio, ogni dieci secondi il nostro strumento effettua dei controlli per capire quanti utenti stanno visitando il sito e se c’è necessità di ulteriore potenza il sistema provvede a completare l’operazione indispensabile al corretto funzionamento (e così facendo il sito non cade).
In particolare, noi forniamo il servizio a page view: questo significa che il publisher o la web agency non dovranno comprare qualcosa a livello tecnico, come spazio disco e server, ma acquisteranno solo le pagine che sono interessati a produrre.”
Da un problema nasce un’idea – “Io e Stefano – spiega Daniel – siamo due ex tecnici da data center e gestivamo un pezzo di Internet dove c’erano Il Fatto Quotidiano, Giochi Preziosi, Fiat e grandi aziende. C’era la necessità, quindi, di gestire qualcosa che doveva sempre essere online, con tutti i relativi problemi e difficoltà. Questo voleva dire essere disponibili sempre per la risoluzione immediata dei problemi, anche durante la notte. Partendo da tutto questo, abbiamo preso e raccolto la nostra esperienza e l’abbiamo trasferita in un software in grado di rendere automatici dei processi.
Il nostro strumento nasce, quindi, per risolvere un problema: da una parte, infatti, esiste l’esigenza di gestire internet rispetto al continuo aumento di visitatori e dall’altra le web agency hanno bisogno di sistemi in grado di occuparsi della fase successiva alla creazione dei siti web ed Elasticdot è la risposta a questa problematica.”
Per saperne di più: http://it.elasticdot.com
2 commenti
100.000 euro per una società che Hosta WordPress. Boh…a cosa serve questo articolo? Si può definire STARTUP un’azienda che fa quello che altre aziende fanno da una vita? Solo perchè ha un software proprietario che alloca più o meno risorse a seconda che vi siano più o meno accessi al sito? Con i server che oggi abbiamo, con la potenza di calcolo oggi così a basso costo, non capisco l’innovazione dove stia, e soprattutto…cosa vi sia di così eclatante da portarvi a scrivere un articolo. Allora scrivete anche di me…che faccio siti web e non uso un mac…magari…o uso ancora notepad perchè non voglio comprare licenze di altri programmi. Datemi 100.000 euro…!
non credo tu abbia afferrato bene il concetto di questo servizio, mi sa che sei rimasto al notepad per davvero, per quello ti infervori per niente.