Nell’Aula della Camera si è appena concluso l’intervento del premier Giuseppe Conte che, rivolgendosi all’assemblea dei deputati ha lanciato un appello “per chi ha a cuore il destino dell’Italia”.
Chi ha idee, progetti e volontà si faccia costruttore del Paese. Per il presidente del Consiglio, presentatosi oggi a Montecitorio per chiedere il voto di fiducia dopo lo strappo di Matteo Renzi, “servono forze parlamentari volenterose, persone disponibili a mantenere elevata la dignità della politica, la più nobile delle arti se declinata all’interesse collettivo e al bene dei cittadini. Chi ha idee, progetti e volontà di farsi costruttore insieme a noi, sappia che questo è il momento giusto”, ha detto Conte rivolgendosi a quelle forze che si trovano “nella più alta tradizione europeista: liberale, popolare e socialista”.
E poi il messaggio per Italia Viva, da cui tutto è partito. Una crisi scatenata “nel pieno della pandemia Covid e mentre da casa ci ascolta chi ha perso i propri cari”, una crisi che lo stesso premier definisce “senza fondamento”. “Non si cancella quanto accaduto”, ha detto Conte. ripercorrendo lo strappo avviato da Iv: “Il 13 gennaio in una conferenza stampa sono state confermate le dimissioni delle ministre di Italia Viva. Si è aperta una crisi che deve trovare qui in questa sede il proprio chiarimento in trasparenza del confronto e linearità di azione che hanno caratterizzato il mio mandato”. “Le nostre energie dovrebbero essere tutte, sempre concentrate sulla crisi del Paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili. Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà. C’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No”.
“Ora si volta pagina”. “Sono qui oggi – prosegue Conte – non per annunciare nuove misure di sostegno o per la bozza ultima del Recovery plan ma per provare a spiegare una crisi in cui non solo i cittadini, ma io stesso, non trovo alcun plausibile fondamento: questa crisi ha provocato profondo sgomento nel Paese, rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha fatto salire lo spread ma ancor più perché ha attirato l’attenzione dei media internazionali e delle cancellerie straniere. Diciamolo con franchezza, non si può cancellare quello che è accaduto. Il Paese – ha proseguito il premier “merita un governo coeso, ora si volta pagina”.
Infine il presidente del Consiglio ha concluso lanciando un appello: “Aiutateci a rimarginare la crisi in atto. Cari cittadini, la fiducia deve essere reciproca, deve essere un qualcosa che si alimenta in maniera biunivoca. Avete offerto una risposta di grande responsabilità, state dimostrando di riporre grande fiducia nelle istituzioni. Confido che con il voto di oggi anche le istituzioni sappiano ripagare questa fiducia” ponendo rimedio al “grave gesto di irresponsabilità” da cui è partita la crisi”. L’appello di Conte, in conclusione, è quello a costruire “un governo aperto a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia”.