Per scongiurare l’ipotesi di un nuovo lockdown nazionale, quasi tutta l’Italia si appresta a passare in zona arancione. Da domani, infatti, dovrebbe entrare in vigore la nuova stretta anti Covid che prevede, tra le altre misure, il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle in fascia gialla, fino al 15 febbraio.
Le misure principali contenute nel nuovo Dpcm. Anzitutto viene riconfermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, l’asporto sarà consentito per i ristoranti fino alle 22 mentre per i bar è confermato il divieto a partire dalle ore 18. I musei potranno riaprire nelle zone gialle ma per lo sci ancora tutto fermo. Chiuse ancora anche palestre e piscine, così come cinema e teatri. Fino al 5 marzo le visite a parenti o amici saranno consentite una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) all’interno della regione (se si è in fascia gialla) o all’interno del proprio comune (se si è in zona arancione o rossa). Nelle regioni arancioni, tuttavia, sarà possibile spostarsi dai comuni con una popolazione sotto i 5mila abitanti e per un raggio di 30 chilometri purché mai verso i capoluoghi di provincia. Per quanto riguarda la scuola, a partire dal 18 gennaio, le superiori saranno al 50% in presenza e 50% a distanza.
Cambiano le soglie per passare da una fascia all’altra. La novità è che verrà introdotto un inasprimento delle soglie per passare da una zona all’altra: con Rt pari a 1 o comunque ove possa essere riscontrato un livello di rischio alto o dove si verifichi un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in fascia arancione. Con Rt pari o superiore a 1,25 scatta il passaggio in fascia rossa.
Le Regioni in bilico. Se da domani quasi tutta Italia finirà in zona arancione, c’è chi può ancora sperare di poter restare in fascia gialla e chi, addirittura, teme l’ingresso nella zona rossa. In bilico tra il giallo e l’arancione ci sono sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Tutte le altre saranno quasi certe arancioni tranne che per Sicilia e Lombardia che da domenica potrebbero diventare le prime zone rosse del nuovo anno.