Prosegue la crisi all’interno della maggioranza con le forze politiche sempre più in subbuglio: Italia viva continua a non digerire la nuova bozza del Recovery plan mentre i dem lanciano un appello alla responsabilità, proprio a partire dall’approvazione del Recovery Fund.
“Sono fiducioso. Ma anche consapevole della delicatezza di questo passaggio. Non servono davvero richieste ultimative, prepotenze o imposizioni, pretese unilaterali che impediscono un’autentica collaborazione per raggiungere insieme il risultato di un rafforzamento e di una ripartenza del governo che in questi mesi ha retto bene e con molta dignità le sorti della nazione”, ha dichiarato il leader dei dem, Nicola Zingaretti alludendo di non gettare alle ortiche una grande vittoria per colpa dei capricci renziani.
Nel frattempo il ministro e capodelegazione di Italia viva, Teresa Bellanova a Omnibus, in onda su La 7 non semnra disposta a cedere facilmente: “Noi stiamo facendo un grande sforzo perché per me il tempo è già finito. Ora bisogna dire che cosa si vuole fare: Conte vuole misurarsi con la soluzione dei problemi allora non minacciasse di andare in Parlamento perché in Parlamento bisogna andare, in Parlamento si va e si avanzano le proposte, se si ha il consenso si governo se no si passa la mano. Noi parleremo con un documento in modo che nessuno possa ricostruire retroscena. Non chiediamo posti in più ma soluzioni che non sono arrivate. Già oggi ci devono essere dei segnali molto chiari. Si cominci a scendere dal piedistallo. Qui nessuno è insostituibile, non lo sono io, non lo è Italia viva, non lo è neanche il presidente del Consiglio. Anche il Pd ha posto problemi poi se si vuole derubricare tutto perché si vuole isolare Renzi, facciano i loro giochetti. Anche Zingaretti in passato al tavolo con Crimi e Conte ha messo dei punti al tavolo per un un impianto programmatico. Ora sono risolti tutti i problemi?”.
“Questo governo deve andare avanti”, è la risposta decisa del ministro degli esteri, Luigi Di Maio in un post su Facebook. “Il Paese – sostiene l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle – non può rischiare di cadere nell’immobilismo, non sono accettabili giochi di palazzo, ma serve trasparenza. Lavoriamo tutti a un patto di governo più articolato che dia certezze sui temi ad ogni forza politica – scrive-, ma insieme a Giuseppe Conte che va rispettato e sostenuto. Se dobbiamo discutere di qualcosa non discutiamo di poltrone ma di temi. Se la direzione è quella di individuare un percorso che porti a una maggiore efficienza e concretezza ben venga. Il MoVimento 5 Stelle – dice afferma ancora Di Maio- è la prima forza in Parlamento e deve farsi valere di più, proponendo ai nostri partner un nuovo patto per l’Italia anche con le riforme costituzionali e nuovi strumenti per sostenere famiglie, imprese e lavoratori, soprattutto autonomi, che sono quelli ad aver subito il colpo più grande dalla crisi. Non possiamo rischiare di perdere i soldi del recovery plan – conclude Di Maio – , perché significherebbe dare il colpo di grazia alla nostra economia”.
Dem e pentastellati, quindi, sono pronti a tendersi la mano per trovare validi punti d’incontro nel tentativo di salvare l’esecutivo, tuttavia, per il leader dem, qualora la situazione politica dovesse precipitare, il rischio che si possa andare ad elezioni anticipate è “reale e concreto”. Questa, infatti, per il segretario dem sarebbe l’unica strada percorribile visto che intenderebbe respinge ogni operazione di Palazzo.