Un’assunzione su tre mandata all’aria dal Covid. Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi nove mesi del 2020 sono state 3.801.000, con un calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 34%. E’ quanto rende noto l’Inps nel suo Osservatoro sul precariato nel quale sottolinea che le cessazioni complessive nello stesso periodo sono state 4.058.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-21%). I licenziamenti economici relativi a rapporti di lavoro a tempo indeterminato, secondo quanto scrive Repubblica, citando i dati dell’Inps, sono crollati del 71% nel secondo trimestre e del 62% nel terzo trimestre. Sono invece aumentati i licenziamenti disciplinari nel terzo trimestre (+26%).
Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici dopo aver raggiunto il valore più basso a giugno (-814.000) è lievemente migliorato segnando a settembre -669.000. Questo flusso, spiega l’Inps nel Report sul precariato, “in progressiva flessione già nel corso della seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-27.000) ed è peggiorato a causa della caduta dell’attività produttiva conseguente all’emergenza sanitaria a marzo (-282.000) e ancor di più ad aprile (-621.000). La dinamica negativa è proseguita, seppur con un ritmo in progressivo rallentamento, raggiungendo il valore massimo a giugno (-814.000). A luglio si è avviata un’inversione di tendenza (- 765.000) proseguita fino a settembre (-669.000)”.
La cig. Il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel periodo dal 1° aprile al 30 novembre2020, per emergenza sanitaria, è pari a 3.760,5 milioni di cui: 1.799,2 milioni di CIG ordinaria, 1.233,0 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 728,3 milioni di CIG in deroga. Nel mese di novembre 2020 sono state autorizzate 372,4 milioni di ore, il dato fa registrare una variazione congiunturale del +12,8% rispetto alle ore autorizzate a ottobre 2020. Le autorizzazioni si riferiscono: a 40.302 aziende per la cig ordinaria con un numero di ore pari a 170,9 milioni, a 30.859 aziendeper l’assegno ordinario con 127,6 milioni di ore e a 107.285 aziende per la cig in deroga con 73,9 milioni di ore.
La cassa integrazione ordinaria, i settori che assorbono il maggior numero di ore autorizzate sono nell’ordine: “fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici” con 35,3 milioni di ore, “metallurgico” con 31,9milioni di ore, “industrie tessili e abbigliamento” con 21,5milioni di ore; seguono i settori “fabbricazione di autoveicoli, rimorchi, semirimorchi e mezzi di trasporto”con 12,2 milioni di oree “costruzioni”con 12,1milioni di ore. Questi cinque settori in termini di ore autorizzate assorbono il 66% delle autorizzazioni del mese di novembre.