Si è appena concluso l’incontro online tra sindacati, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro e Invitalia per la vertenza Arcelor Mittal e la presentazione del nuovo Piano Industriale.
Siamo di fronte a giorni decisivi in cui siamo chiamati a ricoprire un ruolo fondamentale, dichiara il Segretario Generale Fim Cisl, Roberto Benaglia che prosegue sottolineando che l’accordo sindacale non è infatti un mero passaggio burocratico. Per quanto apprezziamo che ci venga dato come orizzonte il 2025 a zero esuberi, – dice – bisogna però considerare tutti i passi da qui fino al 2025. Si sta completando di certo qualcosa che non si può più rimandare.
Il rilancio del polo siderurgico di Taranto e di tutto il gruppo richiede sforzi straordinari ed un grande ruolo dei lavoratori e delle parti sociali. Ci aspettiamo che oltre ai principali punti chiariti oggi, si possa condividere con noi il piano industriale e degli investimenti, un crono programma che chiarisca i passaggi da qui al 2025. Anche alla luce di ció, sarà fondamentale combinare il rilancio dell’acciaio alla necessità di garantire l’occupazione per i lavoratori che stanno attraversando una lunghissima traversata nel deserto, compresi quelli in ILVA AS che devono far parte del perimetro dell’accordo.
Il rilancio – spiega Benagli – non avverrà solo grazie agli investimenti ma anche grazie alla forza lavoro, che necessita di garanzie. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti nel perimetro più diretto, questi provengono da lunghi di anni di ammortizzatori sociali e bisogna quindi ragionare su come renderli sostenibili ed integrarli. Per questo abbiamo proposto, e il Ministro Patuanelli ha accettato, che dopo la firma del 10 dicembre dell’accordo di coinvestimento di Invitalia in Arcelor Mittal si dia vita ad un tavolo per la definizione dell’accordo sindacale che accompagni questa operazione con tutti i soggetti coinvolti.