Il preannunciato accordo di domani tra Invitalia e ArcelorMittal per l’ingresso dello Stato nella gestione del più importante gruppo siderurgico italiano è un punto di svolta decisivo. Lo dichiara il Segretario Generale della Fim Cisl Roberto Benaglia secondo il quale occorre che questa svolta dia vita ad un piano industriale che valorizzi l’occupazione e le potenzialità del polo siderurgico di Taranto e degli altri siti del Gruppo, ma senza un accordo con i sindacati non ci sarà nessun futuro credibile per il gruppo.
L’accordo finanziario che prevede l’ingresso per ora in quota paritaria e per il 2022 in quota maggioritaria dello Stato italiano è una base utile per dare continuità produttiva, mantenere impegnato il gruppo ArcelorMittal sulle strategie industriali. Ma non dimentichiamoci – prosegue Benaglia – che siamo in questo momento nel peggiore anno di gestione del gruppo nella sua storia e per garantire l’occupazione non basteranno impegni generici. Per la Fim Cisl garantire l’occupazione sarà la priorità e questa si può
realizzare con investimenti industriali e commerciali e non puntando sulla cassa integrazione.
L’incontro di domani che il Ministro Patuanelli ha convocato con le sigle sindacali alle ore 12 giunge in ritardo ma ci presenteremo allo stesso con buona volontà, proprio per chiarire quegli impegni decisivi su investimenti e occupazione che possono fare la differenza. Siamo i primi a volere il rilancio della siderurgia italiana e impegni concreti che Governo e Arcelor Mittal devono sottoscrivere con un indispensabile accordo sindacale.