Si è appena concluso in videoconferenza tra il Ministero dello Sviluppo Economico e i sindacati, l’incontro relativo agli aggiornamenti sul progetto ItalComp della vertenza ACC-Embraco. Presenti insieme a Fim, Fiom e Uilm, la Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde, il Commissario Maurizio Castro, i referenti regionali di Veneto e Piemonte.
Riconosciamo in questo progetto di reindustrializzazione un percorso positivo per il mantenimento occupazionale e industriale del nostro Paese, un esempio da riproporre in altre situazione di crisi. Le nostre preoccupazioni riguardano piuttosto l’attesa nell’autorizzazione della Commissione Europea sulle garanzie agli aiuti di Stato richiesti dal governo italiano. Lo ha dichiarato in una nota il Segretario Nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis.
Nell’augurarci che la Commissione Europea dia il consenso all’operazione, auspichiamo che la mossa successiva sia discutere insieme del piano occupazionale. Ci sono 400 lavoratori nello stabilimento di Riva di Chieri e 300 nello stabilimento di Mel, che hanno già vissuto momenti di ottimismo seguiti da numerose delusioni motivo, per cui non possiamo più sbagliare.
La priorità è dare la piena occupazione a questi 700 lavoratori e alle loro famiglie, garanzie occupazionali e prospettive future. Abbiamo chiesto, pertanto, chiarezza sulle modalità del coinvolgimento occupazionali dei lavoratori nel nuovo progetto industriale ItalComp. Abbiamo inoltre domandato ai referenti regionali chiarimenti in merito al coinvolgimento economico da parte delle Regioni per il capitale di partenza, confermato poi dagli stessi nel corso della riunione. Abbiamo sottolineato, inoltre, la necessità di confermare il Comitato Industriale di Consultazione Permanente, attualmente presente in Acc, che si sta dimostrando un’opportunità di partecipazione attiva dei lavoratori e che sta contribuendo alla ripresa del sito.
In conclusione, in risposta alla domanda posta, la sottosegretaria Todde ha confermato il pieno appoggio finanziario al progetto da parte dello Stato con ogni mezzo possibile e il mantenimento del tavolo di lavoro tra il Commissario Acc, il curatore fallimentare di Embraco e le parti sindacali.