C’è una vecchia credenza popolare che dice che, di solito morire nello stesso giorno del compleanno, appartenga ai giusti. Probabilmente quel gladiatore di teatro lo era.
Gigi Proietti purtroppo è morto questa notte a causa di gravi problemi cardiaci, in una clinica romana dopo essere stato ricoverato ieri sera in terapia intensiva. Della sua data di nascita diceva sempre: “Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre”.
I primi successi dell’attore romano arrivano in una cantina in Prati, poi il grande successo arriva nel 1970 quando sostituisce Domenico Modugno, accanto a Renato Rascel nel musical Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini.
Da allora è interprete e autore di grandi successi teatrali, tra i quali Caro Petrolini, Cyrano, I sette re di Roma. Dopo aver recitato nel 1974 nel dramma di Sem Benelli La cena delle beffe, accanto a Carmelo Bene, nel 1976 comincia a scrivere successi a quattro mani con lo scrittore Roberto Lerici. Insieme danno vita a spettacoli rimasti nella storia: A me gli occhi, please è un trionfo.
Seguirono anni in tv con Il maresciallo Rocca ma prima c’erano stati Un figlio a metà, Italian restaurant. In tv fa il varietà da Fatti e fattacci a Fantastico ma il teatro è la sua vita e la sua passione, fa rivivere Shakespeare al Globe Theatre.
La sua passione erano i giovani: nella sua scuola allenava veri talenti del teatro. Oggi lascia loro in eredità la sua arte. L’attore diceva: “Ringraziamo Iddio, noi attori abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replicano tutte le sere”, confessa Proietti. “Non ho rimpianti, rifarei tutto, anche quello che non è andato bene”.
Gigi Proietti muore nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Sotto il cielo della sua amata Roma e con intorno solo gli affetti più cari.