Sei un appassionato di orticoltura? Vuoi provare a coltivare ortaggi ma non hai uno spazio a disposizione? Vorresti produrre ma non puoi investire troppe risorse economiche? Vuoi avere la possibilità di provare senza alcun obbligo? La tua soluzione si chiama TerraXChange, un portale web, dove i proprietari mettono a disposizione i propri terreni agricoli incolti e abbandonati. Questi terreni così possono essere gestiti e utilizzati da qualsiasi persona interessata a mantenerli produttivi.
Missione – TerraXChange vuole trovare un coltivatore “per ogni spazio agricolo disponibile”, creando lavoro gratuitamente. Il progetto è di Marco Tacconi, che ha già raccolto oltre 50 proprietari di terreni disposti a ‘cedere’ la loro terra ad un appassionato agricoltore. Ecco come funziona.
Cos’è – La formula è semplice. Bisogna creare una rete di protezione che dia nuova vita alle aree abbandonate. Anche perché come ricordano da TerraXChange “l’incuria del proprio territorio è una delle cause principali di dissesti idrogeologici che puntualmente ci colpiscono con conseguenze disastrose per la tutta la società”.
Secondo i promotori del progetto non esistano terreni ‘improduttivi’ e ogni spazio privato e libero ha un valore che va oltre le valutazioni economiche. Una volta presentato un aspirante agricoltore a un proprietario il gioco è fatto.
Passaggi – Il proprietario di un terreno incolto, improduttivo e con poco valore commerciale potrà metterlo a disposizione in modo automatico attraverso l’utilizzo del portale. In tempo reale tutti i cittadini interessati potranno vederlo direttamente attraverso una mappa satellitare o ricercarlo con l’uso dei filtri di ricerca. “Noi – spiega Marco, una laurea in agraria e una passione per la terra – forniamo al possibile gestore la mail del proprietario in modo che si mettano d’accordo. Nessuna delle due parti è vincolata o vincolante. Il proprietario può continuare a ricercare un acquirente vero. Allo stesso tempo il gestore, se si accorge di non voler più gestire il terreno, potrà lasciarlo senza alcun problema”.
Vantaggi – In questo modo l’aspirante coltivatore, pensiamo ai tanti giovani di cui abbiamo più volte parlato su Kongnews, potrà iniziare a coltivare un terreno che non possiede cominciando a produrre senza rischi d’impresa, per poi arrivare magari a creare una vera e propria attività. Il proprietario sarà invece esonerato dalle spese di manutenzione e il suo bene sarà curato e conservato nel tempo, senza perdere valore commerciale.
Pagamento? No grazie – L’aspirante coltivatore non dovrà pagare l’affitto. Si è solo obbligati a dare una quota di prodotti orticoli al proprietario o il valore commerciale corrispondente. Ci dicono dal portale che si tratta di bassissimi costi d’investimento. Altre opzioni possibili sono decidere di prendere in gestione più terreni o coltivare un unico spazio in gruppo.
“Per il momento gli aspiranti coltivatori sono 400 circa – ci racconta Marco -, che arrivano da tutta Italia, isole comprese. Non abbiamo la possibilità di sapere precisamente la loro età ma ci hanno contattato privatamente anche ragazzi giovani che vorrebbero provare insieme ad amici. Noi crediamo che possa essere una buona chance per studenti con la passione per il mondo agricolo, disoccupati che possono produrre per cercar nuovi redditi, agricoltori che cercano nuovi spazi per iniziare o ampliare la propria attività e ogni altra persona che ha l’hobby per l’orticoltura, ma non ha i mezzi o le possibilità per acquistare (o affittare) un terreno”.
Prospettive – Una volta preso in gestione il campo, cosa si coltiverà? “Dal mio punto di vista – continua il fondatore del sito – andranno molto le classiche insalate, perché sono molto facili da coltivare e hanno una veloce crescita. Dato che siamo italiani, non potranno mancare le solanacee (pomodori, melanzane e peperoni) o le piante aromatiche (basilico, prezzemolo, rosmarino). Pianteranno anche zucchine, perché ce ne sono in grande varietà di colori e forme e perché crescono in quantità”.
L’orto, però, ci confida Marco, è qualcosa di estremamente personale. Non esistono due orti uguali. “Nel mio, per esempio, semino molti legumi e pianto peperoni di ogni tipo, perché mi piacciono e vengono bene senza alcuno sforzo”. Insomma, dimmi cosa pianti e ti dirò chi sei. Sembra proprio così.
Per saperne di più – http://terraxchange.it, il portale sarà lanciato nella sua versione definitiva entro un mese al massimo.