L’inflazione rimane negativa a settembre per il quinto mese consecutivo, ma l’Istat rivede al ribasso la stima preliminare: nel mese si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da -0,5% del mese precedente). La stima preliminare era -0,5%.
I dati. A settembre – spiega l’Istituto – l’inflazione si conferma negativa per il quinto mese consecutivo e di poco più ampia rispetto al mese precedente, portandosi ai livelli di gennaio 2015. Anche la componente di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi, si indebolisce ulteriormente registrando una variazione prossima allo zero. Rimane invece vivace, accelerando lievemente rispetto ad agosto, la crescita dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa, a causa per lo più, però, di una componente volatile com’è quella degli Alimentari freschi.
Il prezzo del “ carrello della spesa”, che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona “accelerano lievemente” a settembre passando dal precedente +0,9% a +1,0%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto – conclude l’Istat – riducono invece la flessione da -0,2% a -0,1%.