Chiara Ferragni ancora una volta in guerra con il Codacons che l’ha denunciata per blasfemia e offesa al sentimento religioso dopo la diffusione di un’immagine in cui la nota imprenditrice e influencer appare raffigurata come una Madonna. L’associazione dei consumatori ha avviato l’azione legale che secondo il Condacons pare abbia “generato indignazione e raccapriccio nell’opinione pubblica e sul web”.
“Presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini affinché intervengano su quella che non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l’intero mondo religioso e per l’arte in genere – afferma il Codacons – L’immagine che raffigura la Ferragni nei panni di una moderna Madonna con bambino dipinta da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato sfrutta la figura della Madonna e la religione a scopo commerciale, essendo noto come la Ferragni sia una vera e propria ‘macchina da soldi’ finalizzata a vendere prodotti, sponsorizzare marchi commerciali e indurre i suoi follower all’acquisto di questo o quel bene”.
Che tra i Ferragnez e l’associazione dei consumatori non corresse buon sangue lo abbiamo visto anche in altre circostanze ma forse, giusto o sbagliato che sia, a questo punto sarebbe opportuno fare un’attenta analisi di tutti i contenuti che appaiono in rete, in tv o sui giornali che hanno almeno un riferimento religioso.
Non dimentichiamo gli episodi in cui Matteo Salvini ha sventolato il crocifisso durante i suoi comizi in piazza o ha recitato l’Ave Maria con Barbara D’Urso in diretta su Canale 5. Bisognerebbe oscurare la “smorfia” di Massimo Troisi, denunciare anche Achille Lauro per aver rappresentato il Cristo nella Pietà di Michelangelo, vietare tutte le mostre di Caravaggio che per ritrarre le sue Vergini e le sue sante, ha impiegato come modelle, cortigiane molto conosciute nella Roma a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
Eppure se in piena libertà d’espressione artistica, se proprio dovessimo parlare di blasfemia, credo sia discutibile sentirsi eticamente offesi da una prostituta che rappresenta la Madonna nelle opere di Michelangelo Merisi e non di certo da un’immagine su Vanity Fair di Chiara Ferragni.
In fondo, se proprio dobbiamo rifarci a questa idea minuscola e ipocrita che la Ferragni sia impropriamente stata “ridisegnata” da Francesco Vezzoli come una Madonna del ‘600, a quella nicchia di cristiani che si sono sentiti offesi dall’immagine, ricorderei che la Ferragni è una donna sposata con un bambino e che rispetta tutti i valori della ‘famiglia’ cristiana. Prima di essere il “remida” dei social è anzitutto una donna, siamo sicuri che forse questo non sia un attacco gratuito all’influencer? Perchè denunciare la Ferragni e non Vanity Fair per aver impropriamente utilizzato il titolo “Madre, Figlio e spirito social” insieme all’immagine? Sembrerebbe che sui Ferragnez aleggi una sorta di accanimento che ancora una volta mette l’influencer al centro delle polemiche e che il marito Fedez commenta con un semplice ed ironico: “Mi mancavano”.