Arrivava a casa circa due volte all’anno e veniva recapitato direttamente nella cassetta postale di milioni di persone che abitavano in piccoli paesini d’Italia: stiamo parlando del catalogo più amato dagli italiani, il Postalmarket. Settecento pagine di articoli che incuriosivano e diventavano oggetti del desiderio che, una volta ordinati, arrivavano direttamente a casa, come quando oggi facciamo acquisti online.
Postalmarket, infatti, nato nel 1959 dall’intuizione geniale di Anna Bonomi Bolchini, gestiva mediamente circa 45mila spedizioni giornaliere ancora prima che Amazon e lo stesso internet arrivasse nelle nostre case. Un servizio dal business talmente fruttuoso che nel corso degli anni spopola alla grande arrivando a fatturare, nel 1976, ben 385 milioni di lire con un milione e 250mila ordini l’anno.
Gli articoli sul catalogo. Ad andare per la maggiore erano sicuramente gli articoli di abbigliamento femminile pubblicizzate sul catalogo attraverso l’esposizione delle collezioni indossate dalle piùnote attrici e personaggi del momento come Romina Power, Carla Bruni o Ornella Muti. I marchi più diffusi spaziavano tra Krizia, Fendi, Enrico Coveri, Laura Biagiotti e Valentino.
Cataloghi rimasti impressi nella mente degli italiani. Tanto gradito, Postalmarket ancora oggi viene ricordato con affetto e nostalgia da tanti clienti affezionati al servizio. Nel bel mezzo dell’emergenza Covid, però, mentre le vendite dell’ecommerce trascinano l’economia, il modello Postalmarket ha ritrovato la forza per riemergere e tornare in campo con elementi innovativi ma conservando sempre lo stesso principio che negli anni si è rivelato più che vincente.
Storedem investe in Postalmarket. Come riporta il quotidiano online del Trentino Alto Adige, ‘L’Adigetto’, ad oggi, il marchio ed i brevetti sono diventati di proprietà della Postalmarket Srl grazie all’impegno di Stefano Bortolussi, un imprenditore friulano che dopo anni è finalmente riuscito ad aggiudicarsi i marchi. A fine maggio, infatti, Storeden, una piattaforma di ecommerce che ha rivoluzionato il mondo del commercio elettronico, avrebbe investito proprio in Postalmarket.
“Vogliamo creare il più grande portale del Made in Italy, – dice il Ceo di Storeden, Francesco D’Avella. – In Postalmarket si potranno trovare Brand affermati, ma anche Brand emergenti, l’importante è che i prodotti siano rigorosamente Made in Italy la stessa selezione di prodotti la si potrà comprare in Italia, ma in un prossimo futuro anche dall’estero come ad esempio dalla Germania Francia o Spagna, ma anche in altri paesi come America e dall’Asia. Siamo convinti – dice D’Avella – che questa sia una delle storie più belle del mercato innovativo italiano. Il Made in Italy è un brand forte di cui tutti andiamo fieri e per colpa delle imitazioni tutti gli anni il nostro paese perde miliardi di euro. Ben venga un portale che certifica la nostra qualità”.