In un caldissimo agosto milanese, sotto il segno del leone è nato il più grande autore di testi per canzoni: Mogol. Oggi 17 agosto, Giulio Rapetti, nome di battesimo della penna d’oro del nostro secolo musicale, soffia 84 candeline che portano con sé tutto il genio e la poesia che l’autore ha donato alle centinaia di canzoni che portano la sua firma e che i più grandi cantanti della musica italiana hanno interpretato negli anni.
Lucio Battisti, Luigi Tenco, Toni Renis, Mina, Lucio Dalla, Adriano Celentano, Eros Ramazzotti, sono solo alcuni degli interpreti che hanno dato voce ai testi del paroliere per eccellenza, cresciuto tra i corridoi delle case discografiche, grazie al papà Mariano, allora dirigente della casa discografica Ricordi.
Il suo primo debutto avvenne a 19 anni quando compose: “Briciole di baci” per Mina, ma il successo arrivò nel 1961 con Luciano Tajoli e Betti Curtis che alzarono il leone d’oro a Sanremo con il brano “Al di là”, composto insieme al collega Carlo Donida.
La sua dote creativa era ricercata e ambita dai più grandi artisti della sua epoca, ma indimenticabile è il sodalizio artistico con Lucio Battisti. I due iniziarono a scrivere insieme canzoni per altri interpreti, ma Mogol che aveva fiuto per il talento, riuscì a convincere Battisti a cantare le canzoni scritte insieme. Da quel legame nacquero successi come “Acqua azzurra acqua chiara”, “Emozioni”, “Pensieri e parole”, tutti brani che conquistarono le classifiche musicali italiane e che ancora oggi cantiamo a squarciagola nei falò in spiaggia.
All’alba degli anni Ottanta, i due autori si separarono artisticamente per conflitti d’interesse, ma l’affetto che ha legato i due amici ha continuato a vivere nonostante il tempo e le divergenze. Così quando Lucio Battisti, lascia questo mondo alla prematura età di 55 anni a causa di un cancro, Mogol gli scrive “L’arcobaleno” e la consegna ad Adriano Celentano.
Un mondo affascinante quello della canzone d’autore, che permette di esprimere i propri sentimenti e di raccontare le storie più stravaganti riuscendo ad arrivare dritti al cuore degli ascoltatori. Un’arte così preziosa da volerla insegnare anche ai giovani. Così nel 1992 fonda il CET, un’associazione no-profit con lo scopo di valorizzare e qualificare i nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all’importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione.
Mogol ha avuto un ruolo centrale nella nostra cultura musicale, tant’è che nel 2008 è stato istituito un premio a lui intitolato che premiava il miglior autore dell’anno di un testo musicale in lingua italiana.
Non ci resta che fare i nostri migliori auguri di buon compleanno al genio della musica italiana.