Le Borse europee aprono con incertezza. Gli investitori aspettano novità dai colloqui tra Stati Uniti e Cina sul commercio, con l’atteso incontro che si terrà sabato per la revisione della fase 1 dell’accordo.
Resta lo stallo, invece, nell’approvazione del pacchetto di aiuti fiscali negli Usa e il dollaro perde terreno contro le altre valute: l’euro ne approfitta per salire ben oltre quota 1,18. Si conferma la correlazione positiva con l’oro, che torna a salire. Le banche provano a sostenere Milano, con il Banco Bpm in testa al listino e Bper Banca in progresso di 2 punti percentuali. In rialzo tutto il settore, mentre segnano il passo le utility e gli energetici. Deboli anche Amplifon e i farmaceutici con Recordati e Diasorin tra i peggiori.
Male il petrolio dopo che l’Opec ha detto di attendersi un calo della domanda superiore alle previsioni e nonostante il netto calo delle scorte americane. Secondo l’organizzazione dei Paesi produttori, la domanda globale diminuirà di 9,06 milioni di barili nel 2020, più di quanto stimato nel report del mese di luglio. Forte incertezza anche sul 2021.
Terza seduta positiva per la Borsa di Tokyo. A fine seduta l’indice Nikkei ha riscontrato un guadagno dell’1,78%% (+0,41% ieri) confermandosi a quota 23.249,61. Buoni risultati anche per il più ampio Indice Topix, che ha terminato la seduta mettendo a segno un guadagno dell’1,16%, attestandosi in chiusura a 1.624,15 punti. Lo spread Btp-Bund ha aperto in maniera stabile rispetto alla giornata di ieri, con 147 punti base ed in linea con l’andamento delle ultime settimane, quando era rimasto intorno ai 150 punti base.