Il prezzo dell’oro prosegue la sua corsa e guadagna 40 dollari toccando un nuovo record storico a 1.981 dollari l’oncia. Per farlo retrocedere serve un’ondata di vendite e ora è a quota 1,945 dollari l’oncia. L’incertezza per l’aumento dei contagi negli Usa e il rischio che tutto ciò possa far deragliare la ripresa americana indeboliscono il dollaro e favoriscono la corsa ai beni rifugio.
I dati. Intanto gli investitori scommettono che domani la Fed ribadirà la sua politica monetaria ultra-accomodante, alla vigilia della diffusione dei dati del Pil Usa, che nel secondo trimestre dovrebbero registrare una contrazione senza precedenti dell’economia a -35% congiunturale.
L’euro apre in lieve ribasso ma resta sopra 1,17 dollari, dopo aver toccato un nuovo massimo da 22 mesi a 1,1781 dollari. Prosegue l’indebolimento del biglietto verde a 105,22 sullo yen e ai minimi da meta’ 2015 sul franco svizzero. Anche la sterlina resta sopra 1,28 sul dollaro. Euro/yen in rialzo a 123,91. Il rialzo della divisa nipponica, una moneta considerata bene rifugio, è legato ai timori per le tensioni Usa-Cina. L’euro invece è in rally sul biglietto verde dall’annuncio dell’accordo europeo sul Recovery Fund. Gli investitori puntano sulla moneta unica perche’ percepiscono l’area euro come piu’ sicura degli Stati Uniti.